Mutui e divorzio: in Giappone nasce “Re”

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Chi paga il mutuo in caso di divorzio? Giuridicamente parlando non c’è un vero obbligo di pagamento da parte di una persona. Difatti quando marito e moglie si recano a stipulare il contratto del mutuo, firmano entrambi e quindi tutti e due sono vincolati da un contratto firmato con la banca il quale attesta che i vconiugi si impegnano a restitutire con gli interessi il prestito concesso dalla banca. la banca in realtà è poco interessata a sapere chi dei due pagherà il mutuo, basta che si paghi, se questo obbligo da parte vostra venisse a mancare, allora la banca si rifarà su chi ha sottoscritto il mutuo.

In Giappone hanno ideato un’altra “soluzione” in caso di divorzio: nasce il primo mutuo per divorziati che consente ai separati di non ritrovarsi annegati dai debiti. Nasce “Re“, il prestito aiuta i divorziati a coprire i costi dei pagamenti legali e delle spese di mantenimento e offre un tasso di interesse inferiore a quello di una carta di credito.

Tramite la carta di credito avvenivano infatti in passato i pagamenti per le spese di divorzio e i coniugi separati si trovavano spesso a pagare tassi di interesse realmente alti. Anche se il Giappone ha una percentuale di divorzi bassa, rispetto a Usa ed Europa, il numero dei matrimoni falliti è in aumento negli ultimi anni. Nel 2006, ci sono state due cause di divorzio su 1.000, con un aumento rispetto all’ 1,7 del 1996. Il tasso di divorzio negli Stati Uniti era nel 2005 di 3,6 casi ogni mille, mentre in Russia è del 5,5 e nel Regno Unito del 2,8.

Non è che stiamo raccomandano di divorziare, – spiega Yoshimi Aoki, portavoce della banca Ogaki Kyoritsu, che ha sede a Gifu, nel Giappone centrale. – Ma vogliamo che le persone si sentano più a proprio agio visitando le banche per chiedere una consulenza su questi temi.