I livelli di occupazione salgono. Siamo sopra ai numeri pre-crisi

di Daniele Pace Commenta


 Buone notizie per l’occupazione italiana, che torna ai livelli pre-crisi, ma la produzione industriale rallenta. Finalmente si torna a livelli occupazionali che sembrano superare la crisi, ma l’economia sta rallentando di nuovo.

I dati

L’Istat ha comunicato circa 205mila occupati in più rispetto ai livelli di pre-crisi. Il periodo di riferimento è il secondo trimestre 2008. Per la prima volta si registrano più occupati, con lo stesso livello di occupazione nei dati non destagionalizzati.
Finalmente si è colmato un gap che pesava sul lavoro. Però il lavoro non è più lo stesso, nella sua composizione e nella sua contrattualizzazione.

Innanzitutto si registra un invecchiamento dei lavoratori. Questo per le misure dei precedenti governi, in materia di pensionamento, che per un invecchiamento generale della popolazione.
Cresce anche l’occupazione femminile, (+6,3%); da un punto di vista di somministrazione del lavoro, crescono i contratti a termine e i part-time. Il lavoro a tempo indeterminato è sempre più raro.

Per quel che riguarda i dati regionali, il Centro-nord ha recuperato, mentre il sud non è ancora tornato sui livelli pre-crisi. Mancano ancora più di 250mila lavoratori per tornare ai numeri del 2008, ovvero il 3,9% in meno.

I contratti a termine sono 700 mila in più rispetto al 2008 (+30,9%) e a diminuire sono anche i lavoratori indipendenti, circa 600 mila in meno (-10,2%).