Le prospettive 2015 degli investimenti ciclici nel settore bancario

di Gianfilippo Verbani Commenta

Anche nel corso del prossimo anno gli investitori che hanno deciso nel 2014 per investimenti ciclici dovranno tenere sempre in considerazione la necessità della diversificazione del portafoglio.


 Una parte degli investimenti degli italiani sono stati realizzati nel corso del 2014 nei settori ciclici europei, in particolare in quelli bancari, nella previsione che le misure prese dalla BCE nel mese di giugno scorso, come le TLTRO e il rilancio del mercato degli ABS potessero dare maggiore ossigeno alla ripresa degli stessi.Le prospettive future del cambio euro – dollaro

Quali sono quindi le prospettive di crescita per questo mercato per il 2015 che sembra al momento così promettente, anche in vista di un futuro Quantitative Easing che la Banca Centrale Europea – BCE – sembra aver intenzione di varare nei prossimi mesi?

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Anche nel corso del prossimo anno gli investitori che hanno deciso nel 2014 per una soluzione di questo tipo – cioè per gli investimenti ciclici – dovranno tenere sempre in considerazione la necessità della diversificazione del portafoglio e della componente azionaria all’ interno di essa. I mercati azionari europei sono ancora caratterizzati da un basso peso della classe di investimento azionaria tra gli investitori internazionali. Le attese generali per l’ Europa sono alquanto basse e le attese potrebbero rivelarsi sopra dimensione, sia nei confronti dei singoli paesi sia nei confronti delle aziende. Di sicuro la Banca centrale Europea farà tutto il possibile per favorire i mercati, ma avrà anche bisogno del sostegno dell’ Eurozona e delle politiche di integrazione fiscale da parte dei Paesi membri. Le banche cioè potrebbero continuare a soffrire anche nei prossimi mesi oppure la debolezza dell’ euro e i tassi di interesse ai minimi storici potrebbero favorire gli investitori.