L’Argentina denuncia gli Stati Uniti alla Corte di giustizia dell’Aia

di Gianfilippo Verbani Commenta

Al centro della denuncia presentata dall'Argentina presso la Corte di giustizia olandese c'è sempre la sentenza emessa dal giudice Thomas Griesa nei confronti del tentativo di pagamento dei tango bond ristrutturati prima di quello degli hedge fund.


 Prosegue la vicenda internazionale dei tango bond argentini in seguito al blocco dei pagamenti dei titoli ristrutturati da parte degli Stati Uniti e alla situazione di default tecnico in cui è caduto il paese. Per cercare di sbloccare la situazione e perorare la propria causa Buenos Aires ha sporto denuncia al tribunale internazionale dell’Aia, lamentando una limitazione della propria sovranità nazionale. 

Tango bond – Botta e risposta tra Stati Uniti e Buenos Aires

Al centro della denuncia presentata dall’Argentina presso la Corte di giustizia olandese c’è sempre la sentenza emessa dal giudice Thomas Griesa nei confronti del tentativo di pagamento dei tango bond ristrutturati, i titoli che hanno accettato lo swap sul debito negli anni precedenti, con la quale il governo argentino accusa gli Stati Uniti di aver violato la propria sovranità.

Tango bond – Le cause e lo scenario del mancato accordo con gli hedge fund

La decisione presa da Buenos Aires sui titoli ristrutturati, infatti, secondo gli argentini costituito decisione relative al debito pubblico nazionale sulle quali un giudice municipale non può intervenire così come è stato fatto. Il nodo della questione, tuttavia, alla luce di questi nuovi fatti, sembra essere la circostanza che gli Stati Uniti non riconoscono la giurisdizione della Corte di giustizia olandese. 

Gli esperti del campo sono così abbastanza scettici su questo tentativo di sblocco dei pagamenti da parte dell’Argentina, che in tale situazione, sulla base della sentenza americana confermata anche in appello e dalla Corte suprema, sarebbe costretta a pagare gli hedge fund con un compenso da 1,6 miliardi di dollari.