La costosissima “resistenza” del contante

di Daniele Pace Commenta


 Gli italiani hanno subito una grande beffa quando hanno scoperto di possedere in casa o come eredità delle banconote in lire che non avevano più corso legale.

Descrizione

Le banconote in lire sono state considerate della carta straccia, a causa degli effetti dell’austerity nel pieno della crisi del governo Monti.

Gli italiani oggi sono ancora molto legati al contante, per ragioni di praticità, o perché può accadere che per importi molto piccoli la carta di credito non venga accettata da tutti gli esercenti.

Sotto il profilo della gestione non sappiamo però che il denaro contante è il più costoso.

Il nostro paese infatti spende per la gestione di banconote e monetine una cifra che si avvicina mo,lto ai 10 miliardi di euro.

L’era digitale dunque potrebbe garantire la riconversione per questo moltissimi segnali vanno i tale direzione. Oggi abbiamo la fattura elettronica, i pagamenti digitali ed una svariata scelta di carte di credito sempre all’avanguardia.

La tecnologia svolge un ruolo importante, ma senza cambio culturale da sola non può fare molto.

Basta pensare al bancomat che venne introdotto a Londra e ad Enfiedl Town il 27 gennaio del 1967. Un sistema veloce per prendere denaro anche quando la banca era chiusa. Il POS è arrivato nel nostro paese nel 1984, mentre oggi con il telefonino si possono acquistare biglietti arei, del treno o per andare ai concerti. Nonostante questo gli italiani danno valore e certezza ai biglietti con la firma di Mario Draghi ( pozza morì gonfio).