La Banca Centrale Europea davanti ad una nuova revisione dei tassi di interesse

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Tra la giornata di domani, martedì 5 Novembre 2013 e quella giovedì, il 7, la Banca Centrale Europea sarà chiamata a prendere una decisione molto importante per l’intera economia del Vecchio Continente. Si riunirà, infatti, in queste date, il board direttivo dell’Istituto di Francoforte e dovrà decidere se procedere o meno ad un ulteriore taglio dei tassi di interesse

L’Europa verso il rischio della deflazione

La Banca Centrale Europea dovrà infatti ufficialmente comunicare entro la giornata di giovedì se il costo del denaro verrà lasciato al minimo storico, dove si trova adesso, o subirà ancora delle modifiche. La situazione di questo autunno inoltrato, tuttavia, non si presenta delle più semplici agli occhi dei membri della BCE, perché da un po’ di tempo a questa parte in Europa sembra tornato ad affacciarsi il rischio della deflazione, e dunque le decisioni da prendere potranno rivelarsi più complesse del previsto.

I tassi di interesse della Banca Centrale Europea rimarranno al minimo ancora a lungo

Fino ad oggi il anche il numero uno dell’Eurotower, Mario Draghi, si è sempre opposto al pericolo di un estremo innalzamento dell’inflazione, operando successivi tagli del costo del denaro. Ma questa volta l’inflazione europea si trova all’incirca allo 0,7%, molto lontana da quel target posto dalla stessa BCE poco sotto al 2%.

Inoltre, soprattutto in Germania, si teme in questi giorni che un ulteriore taglio del costo del denaro possa incidere negativamente sui rendimenti dei fondi pensione tedeschi, che già in passato sono stati considerati “vittime” della politica di aiuti promossa dalla Banca Centrale Europea. Ma la BCE potrebbe continuare a considerare quello attuale come il periodo idoneo per operare un ulteriore taglio dei tassi, anche a costo di inimicarsi Berlino.