Imposta di bollo conti corrente. Non sempre si paga

di Daniele Pace Commenta


 L’imposta di bollo è una tassa che viene addebitata al cliente quando apre un conto bancario. Viene messa tra i costi di gestione ma è incassata dallo Stato. Questa imposta varia a seconda del tipo di conto. C’è differenza tra persona fisica e persona giuridica, ma non sempre viene pagata dal cliente. Alcuni conti non possono addebitare l’imposta al correntista, oppure le banche spesso fanno delle offerte per invogliare l’apertura dei conti e facilitare la raccolta.

Come funziona l’imposta

Per i conti corrente aperti da persone fisiche, c’è un’imposta fissa di 34,20 euro all’anno quando il deposito è superiore ai 5mila euro. Al di sotto di questa cifra non si paga nulla. Per non pagare nulla sopra i 5mila euro si può approfittare dell’offerta di CheBanca! che offre l’imposta di bollo a tutti i clienti. Si tratta del conto corrente Digital, e si può anche essere assistiti in fliale, nonostante sia un tipico conto online. Per l’assistenza in filiale si devono pagare 2 euro l’anno di canone.

Per i conti deposito, l’imposta di bollo classica è pari allo 0,20% della somma depositata. Anche qui ci sono alcuni istituti di credito che offrono di pagare l’imposta, per esentare il cliente. Ad esempo Banca Farmafactoring, con il suo Conto Facto. Ricordate che i conti deposito sono soggetti all’imposta di reddito del 26%.