Il Tuo Prestito (.it) nella tua mail: scopriamolo insieme!

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Sarà capitato anche a voi… Lo dice una celebre canzonetta, ma siamo noi a ribadirlo qui perché vogliamo introdurre un argomento serio: sarà, infatti, capitato anche a voi, di ricevere qualche e-mail pubblicitaria (rispetto alla quale non sapete bene a chi e quando avete dato il consenso) all’interno della quale si invia una proposta di finanziamento “eccezionale”. Nel caso specifico, e parlo alla parte maschile del cielo (che, tra parentesi, è anche quella più facilmente chiamata a prendere la decisione di accendere un finanziamento), è eccezionale anche l’aspetto fisico della modella scelta dal proponente del finanziamento per catturare la nostra attenzione.

Non con questo a voler dire che si tratta di un prodotto che poi, andando nel dettaglio concreto della proposta economica, ci sembra “fare cilecca”: tutt’altro! Semplicemente, ci piace constatare come sia alquanto strano poter pensare di ottenere, anche se tutti lo offrono, un prestito personale (quindi un aiuto, ma anche un impegno oneroso nei mesi che verranno) semplicemente compilando un form telematico con dati quali la professione, l’anagrafica, l’importo desiderato e i contatti per essere poi raggiunti dalla proposta. Una proposta che, in ogni caso, vogliamo limitarci a rilanciarvi.

È la proposta di iltuoprestito.it, un prodotto riservato ai dipendenti statali, ai pensionati INPS e INPDAP (una categoria che sta diventando sempre più l’oggetto privilegiato di questo genere di proposte, perché sappiamo bene che è anche la più propensa ad aiutare figli e nipoti in difficoltà nell’impatto con il mondo del lavoro) ma anche ai dipendenti di società e cooperative. In particolare, la proposta ai pensionati viene definita come “in convenzione”, fatto questo che la fa diventare più semplice e conveniente. Passiamo, in chiusura, alle condizioni economiche: sembra la parte meno interessante di un prestito, ma non lo può essere. Ebbene: iltuoprestito.it offre un TAN promozionale di 5,35%. Ma il TAEG, che poi è la vera misura da andare a pagare, è del 9,01% massimo.