Gli architetti contro le novità sul POS obbligatorio

di Gianfilippo Verbani Commenta

La nuova norma è stata ampiamente critica dall'ordine degli architetti, il quale ha trovato nel nuovo disegno di legge una sanzione ingiusta, anacronistica, punitiva e inutile.


 L’obbligo del POS per tutti i liberi professionisti italiani torna a far discutere nel nostro paese. E’ infatti approdata in Parlamento una nuova proposta di legge che prevede un irrigidimento del decreto firmato lo scorso 30 giugno, con l’introduzione di incentivi per tutti coloro che si metteranno in regola, come ad esempio la possibilità di beneficiare di detrazioni fiscali e detrazioni sulle spese di installazione e utilizzo dei dispositivi, ma anche sanzioni per chi ancora non si adegua a quanto previsto dalla normativa. 

POS obbligatorio, sanzioni in arrivo per i trasgressori?

Questo inasprimento dell’assetto raggiunto nei mesi scorsi sulla questione, che lasciava alla coscienza dei singoli professionisti l’obbligo di dotarsi o non dotarsi di un POS, è stato ora pesantemente criticato da alcune categorie professionali, in particolare dall’ordine degli architetti, i quali non hanno ad esempio gradito la nuova realtà delle multe fino a 1500 euro per coloro che non si adeguano e addirittura la sospensione della licenza per i recidivi.

POS obbligatorio – Vantaggi e svantaggi della sua introduzione

La nuova norma è stata ampiamente critica dall’ordine, il quale ha trovato il nuovo disegno di legge una sanzione ingiusta, anacronistica, punitiva e inutile. Secondo gli architetti, infatti, le nuove regole andranno a colpire soprattutto i professionisti più giovani, i quali fatturano in verità molto poco  e saranno tra le altre cose costretti ad usare una attrezzatura ormai superata da altre forme di controllo, come ad esempio la fatturazione elettronica.

Più inclini ad accettare la norma sono stati invece i medici, i quali vedono nella sua modifica un possibile percorso di approvazione.