Dubbi sui criteri che determinano affidabilità e privacy della Scatola Nera

di Daniele Pace Commenta


 Una novità in ambito assicurativo è la scatola nera, ovvero un dispositivo che funge da prova sulle dinamiche di un sinistro.

Dettagli della scatola nera

Possedere all’interno della propria vettura una black box significa non solo essere al sicuro nel caso di un sinistro, ma poter usufruire di sconti da parte delle compagnie assicurative.

Il Mit ed il Mise hanno emanato lo scorso luglio due decreti ministeriali che stabiliscono le caratteristiche.

Gli operatori del settore hanno consultato i Dm, che hanno manifestato qualche dubbio per quanto riguarda la privacy e l’affidabilità dello strumento.

Nello specifico gli esperti del settore contestano la mancata previsione da parte dei decreti di un sistema che unisca la scatola nera ad un determinato veicolo. Ad oggi tutte le certificazioni fatte dagli installatori non hanno impedito frodi attraverso le simulazioni di urti con mezzi già danneggiati.

Alcune perplessità sono state espresse in merito alla tolleranza massima dei 10 metri consentita dal Dm del Mit nel rilevare la posizione del veicolo.

Il grado di precisione infatti sarebbe insufficiente per accertare con precisione in quale località si trova la vettura, per determinare la corsia in cui essa sta viaggiando e la sua distanza dal veicolo con cui ha avuto il sinistro.