Difendere il conto corrente dal phishing

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Il phishing è una nota tecnica attraverso la quale i truffatori cercano di carpire i codici segreti dei nostri sistemi di pagamento “diretti”, per poter entrare sul nostro conto corrente ed effettuare operazioni in maniera illegale. L’ultimo caso di frode ai danni di un giovane malcapitato arriva dalla Lombardia, dove una donna è riuscita a sottrarre migliaia di euro dal conto di un ignaro correntista. Ma come difendersi dal phishing?

Così come in tutti i principali casi di phishing, anche l’ultimo episodio che giunge dalla Lombardia sembra essere contraddistinto dalle stesse modalità alle quali siamo oramai abituati da diversi anni. Il malcapitato viene invitato a digitare i propri codici mediante dei form “fake” che riproducono layout e contenuti del sito internet “ufficiale” del proprio istituto di credito. A quel punto, il truffatore riesce a entrare in possesso dei preziosi codici di accesso e, sostituendosi alla persona frodata, ha facile ingresso sul conto corrente della vittima, dal quale partono bonifici finalizzati a “svuotare” le giacenze presenti sul rapporto (vedi anche come prelevare dal bancomat senza rischi).

L’ultima vittima in ordine cronologico si è accorta ben presto dell’ammanco dal proprio conto in banca e – una volta domandate all’istituto di credito le informazioni di riferimento in merito all’operazione sospetta – si è sentito dire che la transazione è avvenuta in maniera apparentemente regolare. Di qui il sospetto (fondato) di essere stato raggirato, e la denuncia alla locale Stazione dei Carabinieri. Le forze dell’ordine sono riusciti a risalire all’identità della donna che ha posto in essere la truffa, chiudendo il caso.

L’occasione ci è pertanto utile per ricordare, ancora una volta, quanto sia importante applicare la massima prudenza nell’utilizzo e nella diffusione dei propri codici segreti. Diffidate pertanto dalle email che pervengono dall’istituto di credito: le banche non inviano mai delle richieste di “verifica dei codici segreti” o di “impostazione di nuovi codici”. In caso di dubbi o sospetti, interrompete qualsiasi operazione e segnalate gli interrogativi alla vostra agenzia di credito.