I criteri di valutazione applicati ai prestiti viaggi

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Alcuni post pubblicati prima di questo ci hanno permesso di parlare dei prestiti viaggi, quelle forme di finanziamento, o di credito al consumo, con cui è possibile ottenere liquidità aggiuntiva per affrontare subito le spese di un viaggio o di una vacanza, sia in Italia che all’estero. 

In cosa consiste un prestito viaggi

Abbiamo visto infatti che i prestiti viaggi si contraddistinguono per alcune caratteristiche peculiari e ricorrenti e che i contratti che ne regolano l’erogazione devono essere in genere strutturati in modo da contenere tutti gli elementi essenziali all’accordo.

Quali sono gli elementi essenziali di un contratto per un prestito viaggi?

In questo post vedremo invece quali sono gli aspetti che le banche e gli istituti di credito prendono in considerazione prima di concedere un finanziamento viaggi ad un cliente.

I criteri di valutazione applicati ai prestiti viaggi

I criteri di valutazione che in genere le banche prendono in considerazione prima di erogare un prestito viaggi sono:

  • le politiche di rischio – ovvero la probabilità di rischio di insolvenza a cui l’istituto si espone accettando la richiesta di finanziamento. Viene stabilita sulla base di statistiche interne, dette credit scoring
  • il livello di reddito del richiedente – consiste nella valutazione delle entrate del cliente atte a sostenere il pagamento mensile delle rate pattuite e dunque l’intero rimborso del credito erogato
  • l’affidabilità creditizia del richiedente – si tratta del cosiddetto merito creditizio del consumatore finanziario, valutato sulla base delle informazioni contenute all’interno della Centrale Rischi. Più numerose sono le note negative a suo carico, più è alta la probabilità che il finanziamento non venga concesso.