Conto corrente “alla rovescia” dal Banco di Palermo

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Si chiama Conto alla Rovescia ed è un nuovo conto corrente disponibile in tutte le filiali della Banca di Palermo per quella clientela che desidera poter entrare in possesso di un rapporto bancario molto completo, senza tuttavia correre il rischio di subire addebiti di canoni periodici di importo eccessivamente elevato rispetto a quanto desiderato.

Il canone trimestrale del conto corrente “alla rovescia” è infatti inversamente proporzionale al numero di servizi della Banca di Palermo che si è deciso di sottoscrivere: in altri termini, maggiore sarà l’utilizzo dei prodotti dell’istituto di credito, minore sarà il costo del conto corrente, addebitato con periodicità trimestrale.

Ad ogni modo, il canone trimestrale di partenza è pari a 18 euro (6 euro mensili) cui va aggiunta l’imposta di bollo, applicata anch’essa con periodicità trimestrale, e attualmente pari a 8,55 euro ogni tre mesi (tale imposta di bollo è applicata in ugual maniera in tutte le banche operanti nel territorio italiano).

A fronte del canone trimestrale di cui sopra, il cliente potrà disporre di una carta bancomat gratuita con la quale effettuare operazioni di prelevamento e di pagamento, con prelevamenti gratuiti  illimitati presso qualsiasi sportello bancomat del gruppo Banca Sella, e due prelevamenti gratuiti mensili su altri sportelli bancomat di altre banche.

Ancora, è prevista la possibilità di ottenere una carta di credito gratuita per il primo anno. Successivamente a tale prima annualità, il canone della carta di credito diminuirà proporzionalmente all’importo speso durante l’anno solare, favorendo pertanto coloro che incrementano il proprio livello di spesa mediante tale strumento transazionale.

Ricordiamo infine che sono gratuiti gli estratti conto online, i bonifici online, i carnet degli assegni, la domiciliazione delle principali utenze domestiche, le spese di liquidazione. Previsto un tasso di interesse annuo lordo pari allo 0,40% per giacenze che risultano essere superiori alla soglia dei 10 mila euro.