Come assicurare una moto d’epoca

di Gianfilippo Verbani Commenta


 I proprietari di moto d’epoca sanno quanto risulti importante trovare una buona assicurazione per il proprio mezzo. Oltre una componente puramente economica, infatti, spesso le moto d’epoca sono caratterizzate da un importante valore affettivo per il proprietario, che vuole quindi proteggere nel migliore dei modi la propria moto dai rischi derivanti dall’esterno, come gli incidenti o i furti.

Per questo risulta molto importante imparare a districarsi adeguatamente nel complesso mondo delle assicurazioni per trovare la miglior soluzione disponibile sul mercato per quel che riguarda il rapporto qualità/prezzo.

Le formalità burocratiche per assicurare una moto d’epoca sono abbastanza semplici. E’ sufficiente presentarsi presso la compagnia assicuratrice muniti di certificato d’identità della moto fornito dall’ ASI (Automotoclub Storico Italiano), di iscrizione del guidatore ad un club di mezzi storici e di iscrizione del guidatore all’ ASI.

Risulta invece più difficile riconoscere la qualità dei differenti servizi assicurativi offerti, in quanto le variabili da tenere in considerazione sono spesso numerose e poco comprensibili.

La prima variabile da tenere in considerazione riguarda la limitazione della circolazione. Alcune compagnie assicurative, infatti, limitano la guida del mezzo in determinati giorni del mese o dell’anno, come ad esempio in occasione di raduni. Altre compagnie, invece, non pongono questo genere di vincolo.

Un altro tipo di limitazione abbastanza frequente, invece, riguarda il guidatore. Spesso infatti le compagnie assicurative chiedono che a guidare sia un numero ben definito di persone.

Non va infine dimenticato il massimale, ovvero la somma massima di denaro coperta dall’assicurazione, cosi’ come bisogna stare attenti al servizio offerto in caso di furto e incendio.

La somma di tutte queste componenti potrà darvi un quadro più generale sul servizio migliore, e dunque una base di partenza per confrontare i vari prezzi.