Che cos’è la commissione di massimo scoperto o CMS

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Quando si controlla il Foglio Informativo che viene rilasciato dalla banca e dagli istituti di credito all’apertura di un conto corrente, può capitare di imbattersi in una voce in particolare che viene riportata tra tutte quelle presenti all’interno del documento: la Commissione di Massimo Scoperto. Cerchiamo quindi di capire meglio di che cosa si tratta.

Come gestire il proprio conto corrente una volta aperto

Che cos’è la commissione di massimo scoperto o CMS

La Commissione di Massimo Scoperto o CMS, più sinteticamente, è la commissione che, insieme al tasso di interesse, viene di norma applicata dalla banca quando il saldo del conto corrente diventa negativo, ovvero quando, come si dice nel linguaggio corrente, il conto va in rosso.

Cosa è l’ISC di un conto corrente

Il tasso di interesse in questione, definito anche tasso debitore, viene applicato al livello più alto raggiunto dal saldo negativo del conto, ed è proprio a questa sua particolarità che fa riferimento l’espressione “massimo scoperto”.

Quanto all’addebito della Commissione di Massimo Scoperto, la banca può applicare questa commissione solo se il saldo a debito dura per almeno trenta giorni consecutivi e se il conto ha un fido.

Il cliente che fosse interessato dall’applicazione di questa commissione, per avere indicazioni più precise, può prendere visione sia del Foglio Informativo, sia del relativo Documento di Sintesi, all’interno dei quali sono di norma indicati:

  • il valore percentuale utilizzato per il calcolo della commissione
  • il periodo al quale la commissione si riferisce
  • i criteri usati per la determinazione dell’importo su cui viene calcolata la commissione
  • eventuali esempi chiarificatori.