Alcuni importanti fattori che oggi contraddistinguono l’economia italiana influenzano ancora l’andamento del mercato del credito nel nostro paese. I principali fattori di cui è possibile prendere nota sono l’alto livello della disoccupazione e una ripresa economica ancora molto lenta, che contribuiscono a frenare la domanda di liquidità da parte di famiglie e imprese.
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Nel corso della primavera del 2014, però, gli esperti del settore hanno potuto rilevare, come tendenza generale, che questi fattori negativi hanno cominciato ad incidere meno sul mercato dei mutui, colpito solo in maniera relativa dalla crisi del credito, in quanto a partire dall’inizio dell’anno ci sono stati deboli segnali di ripresa.
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A confermarlo sono i dati raccolti dagli istituti di credito in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che elabora le informazioni relative ad oltre 77 milioni di posizioni creditizie in Italia. Nel mese di maggio 2014, ad esempio, le richieste di mutui da parte delle famiglie sono aumentate del 6,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013, così come si è avuto anche un incremento progressivo negli ultimi 11 mesi di rilevazioni.
Guardando su un più ampio periodo, invece, nei primi cinque mesi del 2014 l’aumento delle domande di mutui è stato pari al 5,9 per cento anche se nel complesso non si è ancora tornati agli incrementi che avevano caratterizzato gli anni compresi tra il 2009 e il 2011.
I mutui richiesti hanno un importo medio di circa 125 mila euro e una durata compresa tra i 25 e i 30 anni.