Prestito dipendenti pubblici da Cassa Risparmio del Veneto

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Il prestito dipendenti pubblici di Cassa di Risparmio del Veneto è un finanziamento che si rivolge ai dipendenti pubblici e ai dipendenti in convenzione MEF. Strutturato tecnicamente come una cessione del quinto del proprio stipendio, il finanziamento è richiedibile in tutte le filiali della banca e delle società del Gruppo Intesa Sanpaolo, a supporto del compimento di esigenze di carattere personale o di natura familiare.

Per quanto attiene le principali caratteristiche, segnaliamo la durata del piano di ammortamento compresa tra 2 e i 10 anni, e un importo finanziabile tra un minimo di 4.800 euro e un massimo di 75.000 euro. La periodicità delle rate è mensile, da un minimo di 100 euro ad un massimo di un quinto dello stipendio e comunque non più della quota cedibile espressamente indicata o nel Certificato Dimostrativo di Retribuzione, rilasciato telematicamente dal proprio Datore di Lavoro in caso di dipendente pubblico di un ente convenzionato, o nella Comunicazione di Quota Cedibile in caso di dipendente il cui stipendio viene erogato dal Ministero dell’Economia e Finanze (vedi anche Conto lavoratori da Cassa di Risparmio di Ferrara ).

Il tasso di interesse è fisso, dipendente dall’età, dall’anzianità lavorativa del cliente e dalla durata del finanziamento richiesto. Segnaliamo altresì come il finanziamento deve essere assistito, in base alla normativa vigente, da coperture assicurative che garantiscono il pagamento del credito residuo in caso di risoluzione definitiva del rapporto di lavoro, decesso del cedente e cessazione temporanea totale o parziale del diritto allo stipendio. Per assolvere a tale obbligo, Intesa Sanpaolo Personal Finance stipula apposite polizze con Intesa Sanpaolo Vita e Intesa Sanpaolo Assicura, pagandone il premio e risultando beneficiaria delle coperture.

Come ricordato dal sito web dell’istituto di credito, infine, per domandare il finanziamento è necessario presentare i seguenti attestati: documento d’identità, codice fiscale, l’ultima busta paga e, a seconda dell’ente pubblico da cui il cliente dipende, il Certificato Dimostrativo della Retribuzione che sarà richiesto direttamente dalla filiale o la Comunicazione di Quota Cedibile, richiesta al MEF direttamente in Filiale tramite l’apposita procedura telematica; non è necessario alcun giustificativo di spesa (vedi anche Cessione del quinto stipendio da Banca Popolare di Vicenza).