Selfiemployment, dall’1 marzo 2016 è attivo il prestito per i giovani

di Gianfilippo Verbani Commenta

Le domande possono essere presentate come imprese individuali, società di persone e società cooperative composte massimo da 9 soci, o come associazioni professionali e società tra professionisti.


A partire dallo scorso 1 marzo 2016 è possibile presentare la domanda per accedere ai prestiti per giovani di Selfiemployment, il fondo gestito da Invitalia, sotto la supervisione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che finanzia l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali.

Il fondo, che al momento dispone ancora di circa 114 milioni di euro, è prevalentemente destinato ai giovani tra i 18 e i 29 anni con una forte attitudine al lavoro autonomo e all’imprenditorialità.

Il percorso di Selfiemployment contempla inizialmente un periodo di formazione e accompagnamento, teso a fornire tutte le conoscenze per lo sviluppo del proprio progetto. Una volta completata questa prima fase di apprendimento, si apre poi la possibilità di avere accesso ai finanziamenti del fondo attraverso la concessione di prestiti a tasso zero e non assistiti da nessuna forma di garanzia reale o di firma, rimborsabili in massimo sette anni con rate mensili posticipate che partono dopo sei mesi dalla concessione del prestito. In particolare il fondo Selfiemployment finanzia piani di investimento inclusi tra 5.000 e 50.000 euro e i prestiti erogabili sono ripartiti in microcredito da 5.000 a 25.000 euro, microcredito esteso da 25.001 a 35.000 euroe piccoli prestiti da 35.001 a 50.000 euro.

Possono accedere ai finanziamenti i giovani tra 18 e 29 anni senza un lavoro e non impegnati in percorsi di studio o di formazione professionale, che siano iscritti al programma Garanzia Giovani e che siano in possesso dell’attestato di partecipazione al percorso di accompagnamento.

Le domande possono essere presentate come imprese individuali, società di persone e società cooperative composte massimo da 9 soci, o come associazioni professionali e società tra professionisti. Selfiemployment può finanziare iniziative in tutti i comparti della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising, con esclusione dei settori della pesca e dell’acquacultura, nonché della produzione primaria in agricoltura.

Le domande per accedere ai prestiti per giovani di Selfiemployment vanno inviate esclusivamente online sul sito di Invitalia, dove si può anche leggere l’intera normativa e scaricare la relativa modulistica.