Tassi usurai non si pagano: lo dice la Cassazione

di Daniele Pace Commenta


 La Corte di Cassazione ha ribadito, in una recente sentenza, che i tassi, se usurai, non vanno pagati. Ancora una volta dunque le banche entrano nel mirino della giustizia, e ritornano sui tassi dei mutui e dei finanziamenti. In questo caso si parla della sentenza 23292 appena pubblicata. Un’ordinanza del 4 ottobre che specifica anche i calcoli per determinare i tassi usurai. Nei calcoli non possono essere messi i bolli e le imposte, ma si possono aggiungere le spese, le penali e gli interessi di mora, per determinare se un tasso è usuraio o no. Questi calcoli vanno fatti alla firma del mutuo, come ribadisce la Cassazione, che intende il contratto tra le due parti come illegittimo. In questo caso, il contraente del mutuo, pagherà soltanto il capitale prestato dalla banca, ma potrà non pagare tutti gli interessi, con un notevole risparmio.

Il riferimento per i tassi deve essere quello della legge anti-usura del 1996, la numero 108, e quello pubblicato ogni tre mesi dalla Banca d’Italia. Sul sito della banca troverete i vari tassi di riferimento, in “categoria di operazioni” e “classi di importo”, per i Tassi effettivi globali medi (Tegm) e i tassi soglia. Il Tegm è il 2,91% e il tasso soglia del 7,63% per i mutui a tasso fisso, mentre del 2,45% e del 7,06% per il tasso variabile.