L’affidabilità creditizia presto valutata anche attraverso i social network

 In Italia non esistono ancora realtà del genere, ma presto potrebbero diventare pratiche comuni anche da noi. In America esistono già infatti alcune società finanziarie specializzate nella individuazione della affidabilità creditizia attraverso le informazioni che i clienti pubblicano sui social network. Attenzione quindi a pubblicare dati relativi alla propria gestione economica oppure ad altri debiti e prestiti che si hanno attivi. 

Acquisti online con moneta virtuale nel mondo reale

 Comprare nel mondo reale non con i soldi, o con una carta di pagamento, ma semplicemente con moneta virtuale rappresentata, ad esempio, dai crediti Facebook. Tutto ciò sarà possibile ad esempio per i videogiochi dell’americana Electronic Arts che saranno acquistabili proprio ed anche con i crediti del popolare social network. L’accumulo di moneta virtuale, quindi, può equivalere all’accumulo di soldi veri per l’acquisto di beni e servizi nell’ambito del commercio business to consumer e dei piccoli pagamenti utilizzando micro-crediti virtuali magari accumulati giocando su Facebook. Non a caso non mancano esperti del settore che in tempi non troppo lontani con la moneta virtuale, ad esempio proprio con i crediti Facebook, affermano che si potrà andare a fare la spesa al supermercato con buona pace non solo della moneta cartacea, ma anche di tutti quei classici strumenti di pagamento che individuano il “denaro di plastica”, ovverosia le carte di credito ed il Bancomat, e che fino ad ora hanno permesso in tutto il mondo, a partire dai Paesi più industrializzati, di abbattere enormemente rispetto al passato la circolazione del contante.

Genialloyd e Compass: il Prestito Personale nasce dal Social Network

 Social Network. I più giovani, e probabilmente non solo loro (visto che, dal momento che ogni telegiornale ne parla, è probabile che ogni telespettatore ne abbia sentito parlare), di certo conosceranno Twitter e utilizzeranno – con grande dimestichezza – Facebook e le sue numerose applicazioni. Il trend dell’utilizzo di queste “reti sociali” è entrato in maniera così prepotente nelle nostre vite da rivoluzionare il nostro modo di dialogare con altre persone e persino il nostro modo di accedere alle informazioni, tanto che ormai tutti i principali quotidiani e network televisivi hanno un account ove rilanciano, con i loro tweet, i principali aggiornamenti in tempo reale. Ma lo sapevate che i social network sono stati inventati da assicurazioni e banche?

Carte di credito e social network: nasce Blippy

 Non ancora rassegnati alla prospettiva che il nostro lavoro non abbia una dimensione sociale, oggi vogliamo mettervi in guardia rispetto ai rischi corsi da coloro i quali frequentano assiduamente i social network rivelando dati in qualche modo “sensibili” attraverso questi strumenti, ormai sempre più comuni, utilizzati, frequentati. Anche dai malintenzionati… Già, perché se andare a sbirciare le foto di qualcuno su internet può essere un passatempo voyeur ma pur sempre innocente, dovete sapere che negli Stati Uniti è già accaduto che qualcuno si sia trovato la casa svaligiata dopo aver rivelato, via Facebook e Twitter, “esco a cena con gli amici”. I pericoli si moltiplicano ora che è nato Blippy, l’ennesimo social network dalle potenzialità davvero infinite.

Prestiamoci: il social landing che funziona. Pensiamoci…

 Non esiste da molto, specialmente in Italia (dove è approdato, per affermarsi ben presto, nel 2009). Eppure il social landing si sta diffondendo con una velocità impressionante, e promette di potersi trasformare ben presto nella nuova frontiera del prestito. La pratica funziona basandosi sulle dinamiche che abbiamo scoperto potersi innescare così efficacemente attraverso internet: c’è una piattaforma di condivisione, c’è un’offerta e c’è una domanda corrispondente, in questo caso di denaro da prestare; questi ultimi due soggetti si incontrano, come avviene per il file sharing, e il loro rapporto è ridotto al minimo, dato che c’è un istituto che si pone come intermediario. La realtà è in crescita esponenziale, come dimostrano i numeri di Prestiamoci.

Assicurazione: un occhio alla tariffa, un occhio a… Facebook

 Fermo restando che, come molte altre tra le mode lanciate da internet, il social network rischia di scomparire con la stessa velocità con cui si è manifestato, non si può negare che esso ha cambiato le abitudini di vita di moltissime persone. Gli incontri sono sempre più virtuali, fugaci ed imperniati su un concetto di apparenza che farebbe (o forse già fa) rabbrividire molti pensatori. Si arriva a credere di conoscere una persona incontrata per caso. Magari ci si spinge pure fino a svelarle le proprie abitudini, o quantomeno a fargliele intendere. È per questo che possiamo asserire senza dubbi che l’impatto dei social network si sta estendendo a tutti gli ambiti, è per questo che vogliamo rivelarvi che anche le compagni di assicurazioni vi tengono d’occhio al momento della stipula di una polizza.