Tra le possibilità attive per acquistare una casa senza fare un mutuo occorre menzionare il leasing immobiliare, la vendita con riserva di proprietà e il rent to buy.

Il Leasing Strumentale di Banca Popolare di Puglia e Basilicata è un finanziamento a medio termine che viene offerto dall’Istituto tramite Alba Leasing. Finalità del Leasing e Condizioni Esso è
Spesso per migliorare la produttiva e la qualità dei prodotti agricoli è necessario rinnovare i mezzi su ruota o i macchinari. Grazie a Banca IFIS Impresa, è possibile usufruire delle
Tra le possibilità attive per acquistare una casa senza fare un mutuo occorre menzionare il leasing immobiliare, la vendita con riserva di proprietà e il rent to buy.

Una nuova possibilità di acquistare la prima casa è data dal leasing finanziario che permette di sfruttare una serie agevolazioni fiscali sulle imposte di registro.
L’estate ha portato importanti cambiamenti normativi sul fronte delle auto aziendali, con particolare riferimento alla nuova norma sulla tassa relativa ai leasing automobilistici contenuta in un emendamento della legge 12/2015 per la riforma degli enti locali.
Spesso si sente parlare di quello che è il leasing per auto ma poche volte si apprende appieno quelli che sono i suoi lati favorevole e quelli che sono i suoi lati sfavorevoli. Per poter fare un’attenta analisi sul leasing per auto è bene, quindi, capire di cosa si tratta e che cos’è.
Il leasing per auto è un contratto di noleggio, contratto che prevede un noleggio a lungo termine di una vettura. Decisamente, quindi, differente dall’acquisto di una vettura, acquisto che prevede diverse responsabilità, (assicurazione, manutenzione, bollo),
Il leasing è una modalità di finanziamento di acquisto di beni strumentali particolarmente in crescita nel corso degli ultimi anni. Una modalità di finanziamento che appare essere molto simile alla locazione, ma che invece, ad un’analisi più profonda, cela delle differenze particolarmente importanti. Cerchiamo allora di comprendere quale sia il funzionamento del leasing e, soprattutto, come procedere al calcolo della rata di un leasing auto, sempre più utilizzato da chi desidera prendere possesso di un mezzo senza sopportare l’intero costo del veicolo.
Il leasing è un’operazione, contraibile nella Banca Sai e nelle principali banche italiane, con la quale l’istituto di credito permetterà ai propri clienti di entrare in possesso di un determinato bene, dietro pagamento di periodiche prestazioni, solitamente con cadenza mensile o trimestrale.
Al termine di questo piano di pagamenti, il cliente potrà decidere se divenire proprietario del bene che ha costituito oggetto dell’operazione di leasing, oppure cessare il rapporto perdendone il possesso o, ancora, rinnovando lo stesso contratto per ulteriore durata.
Banca Sai possiede una gamma di leasing denominata SaiLeasing, in grado di soddisfare differenti esigenze della propria clientela.
E’ infatti innanzitutto possibile stipulare un leasing automobilistico, grazie al quale il cliente potrà entrare in possesso di auto o autoveicoli commerciali o industriali.
Ancora, sono presenti a catalogo i leasing navali, quelli strumentali e quelli immobiliari.
Per le aziende, ma anche per i privati che si accingono ad acquistare imbarcazioni o navi da diporto, siano esse in costruzione o finite, a vela oppure a motore, il colosso bancario europeo Unicredit offre la possibilità di stipulare un leasing nautico con la finalità di acquisto imbarcazioni per un importo minimo di 31 mila euro più IVA, e piano di ammortamento, con saldo mensile, bimestrale, trimestrale o semestrale della rata, che parte da 60 e può arrivare fino a 108 mesi. Il leasing nautico di Unicredit prevede in particolare, ai fini della stipula, il pagamento di un anticipo sul prezzo del bene che varia da un minimo del 10% fino ad un massimo del 35%, mentre la percentuale sul riscatto può variare dal 3% al 10%.
Si chiama “Impiù“, ed è un interessante conto corrente, della gamma business, ovverosia per le imprese, ideato dall’istituto di credito Banca Marche con un meccanismo premiante che da un lato prevede la formula del “tutto compreso”, ma dall’altro permette di usufruire di un meccanismo premiante costituito da sconti ed agevolazioni in base ai prodotti di Banca Marche posseduti. Innanzi tutto, il conto corrente “Impiù” ha un costo subito scontato del 25% se si è soci di Banca Marche e si hanno su un deposito titoli aperto in Banca Marche almeno 500 azioni dell’Istituto di credito. E visto che molto spesso gli artigiani al conto per l’impresa associano anche un conto personale, questo per i correntisti “Impiù” viene scontato del 10% per i conti Banca Marche Gamma, Felicetà, Alpha, Beta, Sconto e Conto 18-26.
Acquistare un’auto con il leasing è una prassi ben consolidata in Italia per le aziende, ragion per cui per il titolare d’impresa, in particolare di quelle micro e di quelle che hanno comunque un numero ridotto di dipendenti, deve avere sempre il polso della situazione riguardo ai costi da sostenere, agli interessi da pagare ed alla possibilità di riscattare o meno il parco auto acquisito in leasing. Ad esempio, un piccolo imprenditore, attivo nel settore del commercio, e che gestisce un’impresa avvalendosi della collaborazione di una mezza dozzina di agenti, può acquistare quattro vetture aziendali di media cilindrata stipulando un leasing di 50 mila euro e pagando solo un anticipo di 5.000 euro. In questo modo, con solo il 10% del capitale rispetto invece ai 50 mila euro necessari per acquistare tutte le vetture, il piccolo imprenditore utilizzerà i mezzi per la propria attività e con il fatturato e gli utili conseguiti nel tempo potrà pagare le rate, supponiamo mensili, del leasing.
Banca Centro Emilia oltre a fornire servizi di base e innovativi, sostiene anche i progetti delle imprese aiutandole nelle fasi di start up e non solo: l’investimento é una fase essenziale della vita di un’azienda e lì dove i fondi non sono sempre sufficienti ecco la necessità di un prestito.
Per chi deve acquistare la prima casa ecco Mutuo Casa Dolce Casa. Si tratta di un mutuo ipotecario destinato all’acquisto, costruzione, ristrutturazione di immobili ad uso civile abitazione. Ha durata massima di 25 anni e l’importo massimo finanziabile é pari all’80% del valore della casa. Il tasso di interesse resta fisso all’Euribor 3 mesi per i primi 6 mesi, poi viene indicizzato all’Euribor a 3 mesi (più uno spread) a seconda delle scadenze. Le rate devono essere pagate mensilmente e mediante addebito automatico in conto corrente presso banca Centro Emilia.
Stefano Papini, “imprenditore piemontese”, ce l’ha fatta: nonostante la crisi, ha scommesso sulla propria azienda investendovi i denari necessari “per estendere la propria attività e diffondere la cultura della birra artigianale”. Come lui, anche Giusy Albano ce l’ha fatta: nonostante le previsioni per l’economia mondiale non fossero delle più rosee, questa donna ha scelto di finanziarsi l’acquisto degli strumenti necessari per incrementare la produttività della propria tenuta agricola, dove produce ottimi olio e vino. La siciliana Dorotea Diquattro, poi, ha pensato bene di “surrogare” lo Stato e le sue lacune, tanto evidenti nella sua regione insulare: via alla richiesta di prestito per investire su ricerca ed innovazione. Ce l’ha fatta anche lei.
É imprenditore artigiano secondo il codice civile colui che esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare, l’impresa artigiana, assumendone la piena responsabilità con tutti gli
oneri ed i rischi inerenti alla sua direzione e gestione e svolgendo in misura prevalente
il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo. Si parla di impresa artigiana quando si svolge attività esercitata dall’imprenditore artigiano nei limiti dimensionali previsti e che abbia per scopo prevalente lo svolgimento di un’attività di produzione di beni o di prestazioni di servizi. L’impresa artigiana può essere esercitata sia in forma individuale che in forma collettiva.
In base alla Legge Quadro sull’artigianato 8 Agosto 1985, n. 443, è definita impresa artigiana (distinzione in base alle dimensioni):
– l’impresa che non lavora in serie: un massimo di 18 dipendenti, compresi gli apprendisti in numero non superiore a 9; il numero massimo dei dipendenti può essere elevato fino a 22 a condizione che le unità aggiuntive siano apprendisti;