Prestiti: rischio usura più alto al Sud

 Il rischio usura nel Sud Italia è dilagante. Ad affermarlo è la CGIA di Mestre in forza ad un Rapporto elaborato dall’Ufficio Studi dell’associazione degli artigiani mestrina da cui è emerso in particolare come la maglia nera al riguardo spetti alla Regione Campania con a ruota, sempre rigorosamente nel Mezzogiorno, la Calabria, la Regione Puglia, la Basilicata e la Regione Sicilia. Il rischio usura è invece basso, sotto la media nazionale nel Nordest del nostro Paese, ovverosia nella Regione Veneto, in Trentino Alto Adige e nella Regione Friuli Venezia Giulia dove l’economia è meno investita da quella che la CGIA di Mestre bolla come la piaga dello “strozzinaggio”. E’ stato infatti rilevato come in materia di usura la situazione sia potenzialmente, ma anche realmente più a rischio, dove c’è più disoccupazione, dove i tassi di interesse rispetto alla media nazionale sono più alti, e dove a fronte di pochi sportelli bancari ci sono anche tanti protesti.

Prestiti e finanziamenti: debito medio famiglie italiane verso i 30 mila euro

 Nel nostro Paese, purtroppo anche a causa della crisi finanziaria ed economica, le famiglie risultano essere sempre più indebitate, al punto in Italia il debito medio per nucleo familiare si sta avvicinando alla soglia record dei 30 mila euro. In particolare, secondo quanto rende noto Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, in base ad una ricerca commissionata a KRLS Network of Business Ethics, il debito medio delle famiglie italiane è salito a ben 28.700 euro, con la conseguenza che è in aumento anche il rischio relativo al ricorso, da parte delle famiglie schiacciate dei debiti, all’usura. In particolare, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani rivela come nel nostro Paese le famiglie a rischio usura siano ben 1,71 milioni a fronte di un totale di 3,05 milioni di famiglie che vanno avanti in una condizione di sovra indebitamento. Poi ci sono addirittura 1,15 milioni di famiglie a rischio alimentare, ovverosia che non hanno soldi a sufficienza per potersi procurare il cibo.

Mutui e prestiti: famiglie sarde tra le meno indebitate

 Da quando l’euro è iniziato a circolare nelle tasche degli italiani, e fino ad oggi, il livello medio di indebitamento delle famiglie è cresciuto di oltre l’80%. Il dato emerge da un rapporto a cura della CGIA di Mestre, che ha preso in considerazione nel periodo sia il denaro preso a prestito dalle famiglie per l’acquisto di beni durevoli, sia quello finalizzato all’acquisto o la ristrutturazione di immobili. E così, alla fine del 2008, l’indebitamento medio delle famiglie era salito a poco più di quindicimila euro, ma il dato più interessante è quello relativo alle aree del nostro Paese dove il livello di indebitamento è sopra la media; ebbene, il maggior indebitamento non si registra al Sud, dove magari ci sono maggiori difficoltà per le famiglie ad andare avanti, ma al Nord dove i redditi medi sono di norma più elevati.