Alcuni mesi or sono vi abbiamo parlato dell’importante accordo stipulato da Poste Italiane con Grameen Bank, la banca del microcredito premiata con il Nobel per aver dato a tanti popoli in condizioni di indigenza la possibilità di ottenere piccoli prestiti (il cosiddetto microcredito, appunto) utili a lanciare attività imprenditoriali, in chiave di finanziamenti personali e soprattutto in un’ottica di trasferimento fondi dall’Italia ai Paesi d’origine degli immigrati, le cosiddette “rimesse”. I “postini” non hanno poi impiegato troppo tempo per costruire un prodotto ad hoc, lanciato nelle ultime settimane: Postepay MoneyGram Rewards. Ma come funziona, in sostanza, questo prodotto?
Grameen in bengalese significa contadino. E non a caso la scelta di questo nome per una delle banche più famose al mondo. La
Crisi? Certo, ormai è sempre più evidente: contrazione dei consumi ed aumento della disoccupazione, o del ricorso alla cassa integrazione, sono lì a dimostrarlo. Risposte? Molte, ma in molti casi solo abbozzate: le divisioni sono più sfumate rispetto a quanto fossero quelle di una volta, dacché esiste la consapevolezza di un’emergenza; ma persistono, e rallentano le prese di posizione. Speranze? Tante, eppure timide. Da qualche giorno, però, in Italia c’è una speranza in più: quella che ha il volto mite, l’abito semplice eppure elegante ed il sorriso rassicurante dell’economista bengalese Mahammad Yunus, premio Nobel per la Pace a conferma della bontà del suo sistema di microcredito.