Bonus vacanze, ecco perché la risposta al credito d’imposta è positiva

di Daniele Pace Commenta


Nuove precisazioni che arrivano direttamente dall’Agenzia delle Entrate in merito all’impiego del tax credito fino ad una soglia massima pari a 500 euro, che è partito il primo luglio, diffondendo al contempo alle regole per quanto riguarda i genitori che si sono separati.

Bonus vacanze, alcuni chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate

Il bonus vacanze, che servirà per pagare parzialmente il soggiorno estivo, ma solamente qualora la spesa che fa riferimento ai sevizi che vengono offerti in spiaggia fosse incluse all’interno della fattura dell’albergo. Lo sconto verrà praticato anche per tutti coloro che prenoteranno mediante un’agenzia, ma solo ed esclusivamente qualora la fattura dovesse essere emessa da parte della struttura turistica.

L’Agenzia delle Entrate ha voluto chiarire, tramite la circolare 18, un po’ di situazioni. Prima di tutto, infatti, ha voluto mettere in evidenza come se il bonus non viene usato, non si può chiaramente ottenere il rimborso, ma nel caso in cui l’albergo non dovesse accettarlo, si può comunque avere il credito d’imposta del 20% della somma complessiva.

È stata, poi, la ministra dell’Innovazione, Paola Pisano, a svelare altri dettagli in merito ad un impiego ottimale del bonus. Tramite Twitter, infatti, la Pisano ha evidenziato come, mediante l’app IO è avvenuta l’erogazione di oltre 306523 bonus vacanze, per un controvalore economico che supera i 140 milioni di euro. Il buono in questione è già stata utilizzato da ben 5432 nuclei familiari. Al contempo, la ministra ha voluto sottolineare come ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2020 per fare richiesta del bonus vacanze.

Un bonus, di conseguenza, che si potrà spendere solamente per quanto riguarda i pagamenti dei vari servizi di strutture che sono disciplinate dalla legge. Per quanto concerne le due strutture su cui si sono concentrate le maggiori discussioni, ovvero B&B e case vacanza, bisogna includerle solamente qualora le strutture che vengono gestite da titolari che sono in regola con le varie autorizzazioni amministrative, mentre le cose cambiano in caso di attività che vengono offerte solo in via occasionale.

Per sfruttare il bonus vacanze serve quantomeno un pernottamento e s potrà spendere anche se nel caso in cui si dovesse pagare direttamente con un’agenzia di viaggi, piuttosto che con un tour operator.