Sospensione mutuo 2013

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Se il mutuo diventa troppo pesante, e si ritiene di non poter far più fronte al pagamento delle rate del piano di ammortamento, si può intervenire ed alleviare parte degli oneri prima che sia definitivamente troppo tardi. Grazie a un accordo che l’Associazione bancaria italiana ha rinnovato con 13 associazioni dei consumatori, si può infatti domandare la sospensione del pagamento delle rate del mutuo.

La possibilità è inerente a qualsiasi mutuo prima casa fino a un massimo di 150 mila euro, ed esclude i muuti a tasso di interesse variabile e a rata costante (sono invece compresi tutti gli altri mutui, come le forme tecniche più tradizionali a tasso di interesse fisso o a tasso di interesse variabile).

Si noti altresì che il piano Abi non fa riferimento all’Isee, ma al reddito lordo imponibile, rilevabile dall’ultima dichiarazione dei redditi del mutuatario, il quale non dovrà superare i 40 mila euro. Il piano Abi permetterà di poter fruire di una sospensione massima di 12 mesi del piano di ammortamento, al termine della quale il programma di rimborso riprenderà in maniera ordinaria con addebito di quote capitali e quote interessi (vedi anche come compilare il modulo sospensione rata mutuo).

Va da sè che, per quanto ovvio, il piano famiglie può esser considerato come un intervento di sollievo per le tasche dei mutuatari italiani, ma non di certo risolutivo. Ne è conferma il fatto che – stando a quanto afferma la Banca d’Italia – al termine dei precedenti periodi di moratoria ben un fruitore su quattro non è comunque riuscito a riprendere il pagamento regolare delle rate di ammortamento.

Per maggiori informazioni vi consigliamo di recarvi nella vostra banca di riferimento e domandare la modulistica per poter far accesso a questa interessante opportunità. Sul sito internet dell’Associazione bancaria italiana (abi.it) sarà invece possibile riscontrare la denominazione delle banche aderenti al progetto.