Rid revocato. Capire le lettere ricevute per le bollette

di Daniele Pace Commenta


 Molti italiani ricevono la lettera della loro banca per la revoca del Rid: “Il suo rid bancario per pagare le bollette è stato revocato dalla sua banca e non è più attivo. Di conseguenza, le verrà addebitato un deposito cauzionale sulla prossima fattura”. Cosa significa questa lettera?

La revoca del Rid

Il problema è che molti utenti fanno fatica a comprendere la lettera, perché sono stati oscurati alcuni dettagli importanti per arrivare a capire cosa significa. Infatti sono oscurati l’Iban, il numero cliente, e non vi è nessuna menzione dell’indirizzo. L’utente quindi non comprende che si tratta dell’annullamento del bonifico automatico per il pagamento delle bollette. Questo accade quando si cambia indirizzo. Nulla di preoccupante dunque, anzi. Agli utenti viene annullato il bonifico su un pagamento non più dovuto. Il problema è che questo non si evince dalla lettera, a meno che non si conosca, nello specifico, il linguaggio tecnico.

Non avendo poi l’indirizzo di utenza specifico, viene il dubbio che sia stato annullato il bonifico giusto, ovvero quello dell’utenza attuale.

Per quel che riguarda il deposito cauzionale, niente di strano. Viene versato normalmente tramite i bollettini, ed è riaccreditato riattivando il Rid.
Rimane l’ultimo dubbio: perché la domiciliazione è stata interrotta all’improvviso? Basta leggere la nota dell’Eni gas e luce: “probabilmente in seguito al prolungato periodo di assenza di incassi conseguente alla cessazione del contratto”.