Prestiti per riqualificazione energetica dedicati al fotovoltaico

di Gianfilippo Verbani Commenta

I prestiti per il fotovoltaico sono in genere erogati ad un tasso agevolato, fisso o variabile, e il più delle volte coprono il 100 per cento delle spese sostenute. Ecco quindi quali potranno essere i finanziamenti da scegliere in questo periodo.


 Anche nel corso del 2014 le banche e gli istituti di credito italiani hanno deciso di sostenere le scelte del governo, che concede incentivi e bonus a coloro che effettuano lavori di ristrutturazione che abbiano come scopo quello di produrre una riqualificazione energetica degli edifici. 

I prestiti per finanziare i lavori di riqualificazione energetica

E’ interessante sapere, infatti, che i prestiti per il fotovoltaico sono in genere erogati ad un tasso agevolato, fisso o variabile, e il più delle volte coprono il 100 per cento delle spese sostenute. Ecco quindi quali potranno essere i finanziamenti da scegliere in questo periodo per finanziare l’installazione di impianti fotovoltaici sulle abitazioni, in modo da agevolare la produzione di energia pulita e sostenibile.

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Prestiti per riqualificazione energetica dedicati al fotovoltaico

Una prima opzione a disposizione dei clienti è quella di sottoscrivere il Finanziamento Fotovoltaico di Unicredit, un prestito con cui è possibile ottenere da 10 a 70 mila euro da rimborsare in un periodo di tempo che va da 5 a 10 anni, per il quale si può scegliere l’opzione a tasso fisso o a tasso variabile.

Per grandi investimenti si può scegliere invece SAVEnergy Plus, il prestito che finanzia fino a 300 mila di importo e offre una copertura al 100 per cento delle spese, ma solo per gli edifici ad uso domestico.

Tra i prestiti personali, inoltre, si può ricorrere a Findomestic, che eroga un prestito fino a 60 mila euro ai residenti italiani, con rate di importo fisso ogni mese.

Infine anche Intesa Sanpaolo propone un Prestito ecologico a tasso fisso dedicato ad impianti fotovoltaici, con importo massimo pari a 100 mila euro, richiedibile però da lavoratori dipendenti e autonomi che abbiano aperto un conto corrente presso la banca.