Partito il Reddito di Cittadinanza. Poche file alle poste

di Daniele Pace Commenta


 Il Reddito di Cittadinanza è scattato il primo marzo ma le poste non segnalano problemi. Prime file per fare la domanda all’ufficio postale, ma nessun caos, anche se ci sono i primi dubbi da risolvere. I nodi, per il momento, riguardano tutti i “navigator”. Al centro della diatriba, l’affidamento della competenza. Ancora non c’è accordo su quale ente dovrà gestirli. Le regioni li vogliono sotto il loro controllo, lo Stato invece non vuole rinunciarvi, soprattutto perché vorrebbe assumere i precari dall’Anpal.

Le lamentele alle poste

Intanto arrivano anche i primi problemi allo sportello. Non ci sono chiarimenti su come si procederà per fare domanda. La direzione di Poste Italiane ha chiesto ai cittadini di andare in ordine alfabetico, ma come minimo ogni ufficio postale dovrebbe rilasciare una scaletta sulle varie lettere e i vari giorni.

Comunque, i cittadini che si sono presentati alle poste, intervistati dai vari giornali, si sono dichiarati soddisfatti dell’iniziativa. Non è però ancora chiaro, a chi è stato intervistato, come arriverà il lavoro. Anche Poste fa eco a questi dubbi. c’è chi dichiara di essere iscritto al Centro per l’impiego, ma senza risultati. Sembrano inutili. Pochi quelli che trovano un impiego attraverso il centro.

Comunque non ci sono le grandi file che molti pessimisti avevano annunciato. La richiesta è ancora poca. Niente code ai Caf, qualcuna alle poste delle grandi città. Secondo la Cgil, è la compilazione dell’Isee ha creare i maggiori intasamenti.