Nuove commissioni sulle carte di pagamento

di Gianfilippo Verbani Commenta

Nuove commissioni sulle carte di pagamento: ecco come cambieranno e quali consumatori sono penalizzati dal provvedimento.


Tutto quello che stiamo per dire è in vigore dall’inizio di marzo in tutta Europa. Il Parlamento dell’UE infatti ha aumentato i massimali delle commissioni sui pagamenti con carte di credito e di debito. Adesso questa decisione deve essere soltanto ratificata dal Consiglio. 

Pablo Zalba è l’eurodeputato che ha proposto l’aumento delle commissioni sulle carte di pagamento, una legge che poi ha ottenuto altri 621 voti favorevoli. In pratica per le operazioni nazionali e transfrontaliere, gli esercenti dovrebbero risparmiare circa 6 miliardi di euro all’anno. I consumatori, invece, vanno a risparmiare 730 milioni di euro.

Il nuovo massimale è in disaccordo con il limite stabilito dall’ABI che pensa come effetto della legge, un aumento del costo delle carte di pagamento che va a penalizzare coloro che adottano e preferiscono la moneta elettronica, compresi quelli che a questo sistema si sono dovuti adeguare.

Carte di credito, l’Europa vieta le commissioni

A che è servito allora introdurre i pagamenti obbligatori tramite POS per commercianti e professionisti per tutte le somme superiori a 30 euro? Le commissioni a carico dei gestori vanno oggi dallo 0,5 allo 0,7 per cento per le compravendite con il bancomat e dall’1 al 4 per cento per quelle con carta di credito.

Sulle operazioni transfrontaliere effettuate con carte di debito il massimale sarà pari allo 0,2% del valore dell’esborso. Per le transazioni con carta di debito nazionale sarà applicato un massimale dello 0,2% alla fine di un periodo di sperimentazione di 5 anni.

Per le carte di credito le spese saranno limitate a un massimo dello 0,3% del valore dell’operazione, ma tutta la riforma non vale per Diners e American Express che avranno tre anni di tempo per mettersi in regola con il nuovo provvedimento.

I rivenditori al dettaglio che sceglieranno un determinato circuito di carte di pagamento, potranno accettare le carte che all’interno di quel circuito rispetteranno i massimali imposti dalla normativa. I nuovi limiti non avranno ripercussioni sul prelievo di contanti e sulle carte aziendali utilizzate per le spese professionali.