Nessun Ministero per Magalli: l’articolo satirico che diventa una bufala su Mario Draghi

Un Ministero per Magalli? Questo è ciò che compare sui social dopo la pubblicazione di un articolo di Primo Canale, sito di informazione locale con sede in Liguria che nella giornata di ieri, 10 febbraio, ha pubblicato un pezzo in cui a Mario Draghi viene attribuita l’assegnazione del Ministero della Cultura al noto conduttore Giancarlo Magalli. Falso, ovviamente, o meglio: è tutto uno scherzo dell’autore della rubrica Il Commento, ma c’è chi nonostante le evidenze crede che tutto questo sia vero.

La satira, questa sconosciuta

È comprensibile che in un mondo web in cui molto spesso la satira è diventata un pretesto per pubblicare bufale, queste poi vengono confuse con essa. Una confusione generata proprio dal prolificare di tanti siti si pseudo informazione con precisi intenti politici.

Mario Draghi, per cominciare, non ha ancora annunciato quali saranno i suoi ministri. Ce lo ricorda AGI, che del governo Draghi riporta il totonomi sull’esecutivo. Domani, teoricamente, sarebbe il giorno della deadline. Intanto si consumano le scommesse.

Se dobbiamo dirla tutta il nome di Giancarlo Magalli è stato fatto da L’Espresso in un articolo in cui l’autore del pezzo immaginava un governo fatto dei personaggi più celebri della televisione e dello spettacolo. Se agli Interni si immagina il Commissario Rex, ai Trasporti c’è Maria De Filippi mentre Fedez e Chiara Ferragni alla Cultura. Si ironizza su Luigi Di Maio, che viene messo agli Esteri per “lasciarlo fuori dall’Italia, che è meglio”. E Magalli?

Per Giancarlo Magalli L’Espresso immagina il Ministero dei Rapporti con il Parlamento. Una battuta, dunque, che anche nel caso di Primo Canale è da considerarsi tale. Primo Canale, inoltre, ha riportato le potenziali reazioni della politica e dello spettacolo. A un Matteo Salvini favorevole si contrappone Giorgia Meloni contrariata.

L’esecutivo di Mario Draghi non è pronto

C’è da dire, inoltre, che l’esecutivo di Mario Draghi non è stato ancora reso noto. Su questo punto Il Messaggero ricordava, 6 giorni fa, che il nuovo premier punta a un esecutivo composto principalmente da tecnici per arrivare a un “governo di alto livello” e senza forze politiche contrapposte con le quali sarebbe impossibile governare.

Certo è che, secondo alcune opinioni comuni, c’è chi vedrebbe davvero bene un Ministero per Giancarlo Magalli, ma una notizia così assurda non può essere che un lancio satirico in mezzo al clima di grande attesa e grandi aspettative che si è creato intorno all’istituzione di questo nuovo governo con la guida di Mario Draghi.