Mutui giovani, ecco perché sono stati prorogati

di Daniele Pace Commenta


Per tutti quei giovani che al 31 dicembre 2023 non avranno ancora festeggiato il trentaseiesimo compleanno, e che hanno nei loro programmi l’acquisto di un’abitazione tramite un finanziamento anche se non hanno purtroppo risparmi da parte, sono due le notizie che sono all’ordine del giorno.ù

Partiamo con la notizia più favorevole, ovvero che se stanno pensando di comprare una prima casa e possono contare su un Isee più basso della soglia di 40 mila euro, ecco che le varie agevolazioni in riferimento ai mutui giovani hanno subito una proroga fino al termine del mese di dicembre.

Un’altra notizia all’orizzonte è un po’ meno positiva. Ovvero, tutte le varie tensioni che si sono accumulate in riferimento ai titoli di Stato stanno provocando un incremento del costo del denaro a lungo termine, con delle conseguenze di riflesso decisamente importanti in relazione ai mutui a tasso fisso. L’Eurirs a 20 anni ha raggiunto pochi giorni fa una percentuale importante, pari al 3,50%. Nel caso in cui lo scenario dovesse continuare così, è chiaro che la conseguenza principale sarebbe quella di comportare un incremento del costo delle rate per tutti quegli istituti bancari che stabiliscono uno spread all’Eurirs, nella maggior parte dei casi, per un periodo di tempo mensile.

L’offerta per i giovani che ha destato maggiore interesse fa riferimento ai mutui con loan to value che va oltre l’80%. Qual è l’aspetto più interessante di questo tipo di finanziamenti? Non sicuramente il loro costo, che in ogni caso è già piuttosto vantaggioso in confronto a quelli con un loan to value inferiore. Ciò che affascina maggiormente, quindi, è legato al fatto che ci troviamo di fronte a dei mutui che, senza la presenza dell’apposita garanzia disciplinata dalla legge e prestata da parte della Consap, non sarebbero concessi in alcun caso. O, al massimo, verrebbero proposti solo con delle altre garanzie e non solo l’immobile che deve essere oggetto di ipoteca.

Tutto questo si verifica per via del fatto che la legge bancaria ha imposto il divieto di erogare dei mutui fondiari con delle garanzie caratterizzate da un valore che va oltre l’80% della somma che è stata oggetto della richiesta. Il fondo Consap garantisce che, nel caso in cui il debitore dovesse essere inadempiente, entrerà in azione con un importo pari all’80% del debito residuo. Di conseguenza, ecco che il rischio massimo in riferimento agli istituti bancari arriva solo fino al 20% del capitale.