Letzgo al posto di Uberpop per sfidare i tassisti

di Gianfilippo Verbani Commenta

Letzgo al posto di Uberpop per sfidare i tassisti ma con un servizio che non dovrebbe essere messo fuori legge per il suo funzionamento.


Uberpop è stata messa fuori combattimento da una sentenza del Tribunale di Milano che ha spiegato come questo servizio non rispetti i normali canoni della concorrenza. Tuttavia è già stato elaborato un altro servizio analogo a Uber che si chiama Letzgo, vediamo come funziona.

Dopo la messa al bando di Uberpop che in nome della sharing economy aveva provato a ridurre i costi del trasporto pubblico con taxi, adesso per i tassisti è già pronta una nuova minaccia, che si chiama Letzgo ed esiste dal lontano 2012. Un servizio pensato da Davide Ghezzi che insieme ad un gruppo di soci privati tra cui avvocati e imprenditori, risulta essere l’azionista di controllo.

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In pratica sempre partendo da un cellulare e tramite un’applicazione ad hoc, consente di mettere in contatto chi ha il desiderio e la necessità di raggiungere una certa meta con chi ha voglia di dargli un passaggio. Un autostop 2.0 che amplia e semplifica il carpooling e rischia di entrare in competizione non solo con il servizio taxi ma anche con Blablacar.

Il progetto è nato a Milano dove la società ha anche la sede legale, e dopo essere stato esportato a Torino, è pronto per partire anche a Genova e Trento. Una rapida evoluzione che presto potrebbe mettere di nuovi in crisi i tassisti. La differenza rispetto a Uberpop che non rende Letzgo fuori legge e il fatto che il passeggero deve indicare partenza e arrivo e capire se c’è qualcuno pronto a dargli un passaggio. Altrimenti è nulla di fatto.