Le differenze tra le polizze da nord a sud del Paese

di Gianfilippo Verbani Commenta

Le differenze tra le polizze da nord a sud del Paese secondo l'Osservatorio di Segugio.it. Tutto quello che bisogna sapere sulle assicurazioni in Italia.


Le assicurazioni non sono uguali da nord a sud. Il costo medio di una polizza è superato spesso se si fa un preventivo al meridione. Mentre la stessa dinamica dei prezzi non funziona al Nord. I dati dell’Osservatorio di Segugio.it fanno una fotografia interessante della situazione. 

Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio di Segugio.it a settembre 2015 il costo medio di una polizza auto è stato pari a 764,32 euro, in calo rispetto ai 783,61 euro dello stesso mese del 2014. E questo è il primo dato interessante, quello da cui partire per la disamina della situazione. Dopodiché bisogna entrare nel merito della situazione regionale:

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Stando ai numeri emersi dallo studio, le regioni che nell’attuale semestre 2015 hanno fatto segnare i premi dell’RC Auto più alti sono proprio quelle del Mezzogiorno d’Italia. In prima posizione troviamo la Campania con 1285,12 euro, seguita dalla Puglia e della Calabria, rispettivamente con 1230,51 e 1174,05 euro. Più vicina alla media nazionale la tariffa della Sicilia, che si ferma a 884,36 euro. I territori in cui assicurare i veicoli costa di meno sono il Friuli Venezia Giulia, con un premio medio pari a 541,53 euro, la Valle d’Aosta, 551,41 euro, e il Trentino Alto Adige, 556 euro.

Queste differenze, secondo l’osservatorio sono ancora da rintracciare nel costo dei sinistri e nel rischio frodi. Per esempio, sulla frequenza dei sinistri rispetto al totale di auto circolanti, bisogna evidenziale che sono il 5,67% al Nord contro il 6,23% del Sud, con punte del 10,43% nel capoluogo di Napoli.

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L’altro elemento da tenere in considerazione è il rischio frode e anche qui in termini percentuali si nota la differenza su base geografica:

Per quanto riguarda i sinistri esposti a rischio frode, i numeri dell’ANIA indicano una percentuale dello 0,895% al Nord e di quasi il 2,1% al Sud.