Le critiche alla tariffa Italia

di Gianfilippo Verbani Commenta

Le critiche alla tariffa Italia che pur riducendo in teoria i prezzi delle assicurazioni, lascia alcuni operatori insoddisfatti, ecco per quale motivo.


La tariffa Italia per le assicurazioni dovrebbe avere il merito di calmierare i prezzi delle assicurazioni ma nonostante l’operazione sia apprezzata dagli assicurati, restano delle sacche critiche da valutare. Ecco quanto riportato da Segugio.it. 

Si cambierà in extremis la legge sulla tariffa Italia?

Anche la tariffa Italia che mira ad uniformare i prezzi delle assicurazioni nel Belpaese, non è al riparo dalle critiche. Ecco per esempio quelle più importanti che sono rimbalzate sui principali portali d’intermediazione assicurativa come Segugio.it

Che cos’è la Tariffa Italia

“Con la nuova norma”, afferma Giampaolo Crenca, presidente del Consiglio nazionale degli attuari, “si tende a eliminare uno dei parametri più significativi, quello legato al territorio, ai fini della tariffazione nel ramo RC Auto, parametro da sempre utilizzato proprio perché ritenuto altamente predittivo del rischio oltre che di facile e certa reperibilità”.

La nuova norma penalizzerebbe anche gli assicurati residenti nelle regioni dove il rischio di incidenti è minore e tutti quelli che non sono stati coinvolti in sinistri da almeno 5 anni. Secondo gli attuari la conseguenza sarebbe un aumento dei prezzi delle polizze per gli automobilisti virtuosi residenti nelle aree dove il rischio è minore (e che per questo motivo oggi pagano meno), per compensare una riduzione delle tariffe dei residenti virtuosi delle zone a maggior rischio che attualmente sborsano di più.

Tuttavia secondo gli esperti la Tariffa Italia potrebbe avere anche un lato positivo, ovvero che i premi si attestino su valori inferiori alla media nazionale per una buona parte degli assicurati. Il motivo è da attribuirsi alle stime sul numero di automobilisti senza sinistri da almeno 5 anni: dai calcoli risulterebbero circa il 75%, tenendo conto che si registrano meno di 6 incidenti su 100 auto (su base nazionale) e che per vari motivi una piccola parte di questi non vengono valorizzati sull’attestato di rischio.