Le agenzie di rating rivedono il merito e i rischi dell’Argentina

di Gianfilippo Verbani Commenta

Le agenzie di rating sono scettiche al 50 per cento sulle possibilità di ripresa dell'Argentina e pronte a modificare i rating - in SD, default selettivo per Standard & Poor's - se la questione non verrà risolta.


 Tutti gli occhi degli osservatori internazionali sono puntati in questo periodo sull’Argentina, che solo qualche giorno fa ha saltato la prima rata per il pagamento di quanto dovuto ai creditori che hanno aderito alla ristrutturazione del suo debito e ora, in mancanza di una soluzione o una mediazione entro 30 giorni, il paese rischia un nuovo default come quello del 2001. 

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Sono puntati in particolare sull’Argentina gli occhi delle agenzie di rating internazionali, che hanno preso atto dei recenti sviluppi della situazione e hanno rivisto merito e rischi a cui si sta esponendo il paese. Secondo queste ultime ora c’è una possibilità su due che l’Argentina cada nuovamente in default.

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L’agenzia di rating internazionale Standard and Poor’s ad esempio ha messo sotto osservazione negativa il rating sovrano del paese in merito ai titoli in valuta estera – l’attuale rating si trova già ad un livello basso di CCC- – e anche Fitch ha alzato il livello di attenzione.

La questione, in effetti, con una possibile bancarotta nel giro di un mese, non è da poco. In Italia, ad esempio, ci sono circa 50 mila italiani che attendono una soluzione positiva della vicenda, non avendo aderito al concambio sul debito per circa 1 miliardo di dollari. Coloro che invece hanno aderito allo swap delle successive ristrutturazioni hanno ora impegnato circa 3,3 miliardi di dollari.

Le agenzie di rating sono quindi scettiche al 50 per cento sulle possibilità di ripresa dell’Argentina e pronte a modificare i rating – in SD per S&P – se la questione non verrà risolta.