L'offerta presentata dall'Argentina agli hedge fund prevederebbe di pagare a questi ultimi il 100 per cento di quanto dovuto senza però incorrere in un nuovo default nei confronti dei pagamenti dei bond ristrutturati.
Sono iniziate a New York le trattative tra l’Argentina, a rischio default, e i possessori delle obbligazioni che al tempo della ristrutturazione del debito argentino non accettarono il concambio, gli hedge fund assunti agli onori della cronaca per la vicenda dei tango bond.
> L’Argentina cerca un’intesa con gli hedge fund sui tango bond
L’offerta presentata dall’Argentina agli hedge fund prevederebbe di pagare a questi ultimi il 100 per cento di quanto dovuto senza però incorrere in un nuovo default nei confronti dei pagamenti che invece aspettano coloro che al tempo della ristrutturazione del debito hanno accettato lo swap.
> Tango bond – Per l’Argentina 30 giorni per pagare prima della bancarotta
La soluzione proposta in sostanza prevederebbe un pagamento nel prossimo mese di gennaio, nel 2015, data in cui il debito verrebbe estinto attraverso il versamento di 1,65 miliardi di dollari per mezzo di due bond, tra cui il Bonar 24, già usato per coprire il debito con la petroliera Repsol.
La data di gennaio è stata scelta in quanto successiva alla scadenza del termine ultimo per la presentazione di possibili cause da parte dei detentori dei titoli ristrutturati. Anche questi ultimi, infatti, almeno a livello teorico, potrebbero esigere il pagamento del 100 per cento dei loro bond, dal momento che in seguito alla ristrutturazione questi ultimi hanno perso una parte del loro valore.
Per la buona riuscita dell’accordo e dei pagamenti, tuttavia, anche il giudice Griesa della Corte Suprema di New York dovrebbe affermare che il pagamento non è volontario e autorizzare la sospensione della sentenza pronunciata in precedenza per permetter il pagamento dei bond dei fondi ristrutturati.