La povertà in Italia non migliora. Per l’Istat 1,8 milioni di famiglie

di Daniele Pace Commenta


 La povertà in Italia nel 2018 resta la stessa del 2017, secondo l’Istat, che non vede miglioramenti e attesta di nuovo 1,8 milioni di famiglie in povertà assoluta. Si tratta di un’incidenza del 7% che coinvolge 5 milioni di cittadini. La maggior parte sono nel Meridione, con un valore del 10%, mentre il Nord segnala un 5,8% e il Centro il 5,3%. Il 30,3% sono stranieri, mentre solo il 6,4% sono connazionali.

I dati

A soffrire di più sono le famiglie numerose, ma anche quelle di divorziati o di vedovi, con titoli di studio di basso livello. Va meglio invece alle famiglie in cui ci sono dei laureati a guidare la situazione, che possano avere ruoli sociali da dirigenti, quadri e impiegati. Qui le famiglie in povertà assoluta sono solo l’1,5%, mentre i nuclei con capofamiglia disoccupato sono il 27,6% mentre la classe operaia vede il 12,4% delle famiglie in povertà assoluta. La povertà relativa coinvolge invece circa 3 milioni di famiglie (11,8%), ovvero 9 milioni di cittadini (15,0% della popolazione).
Tra i minori, l’incidenza è il 12,6%, ovvero 1,26 milioni di ragazzi, con il Meridione sempre primatista con il 15,7% del totale, mentre il Centro segna il 10,1%. La povertà maggiore è nelle grandi città, e poi nelle cittadine al di sotto dei 50mila abitanti.