Iva sugli assorbenti: nulla da fare per il regime speciale. Donne deluse

di Daniele Pace Commenta


 L’Iva sugli assorbenti resterà la stessa. Non passa la norma che voleva abbassare l’imposta sugli assorbenti in Italia. Il Parlamento la boccia perché troppo costosa, nonostante il resto dell’Europa l’ha già applicata, e in alcuni casi abolita.

L’assorbente infatti, rappresenta un obbligo per tutte le donne, che ne farebbero volentieri a meno, se potessero. Ma l’emendamento del Pd alla legge sulle semplificazioni fiscali non ha avuto fortuna, ed è stato bocciato con 253 voti contro e solo 189 a favore.

I motivi

Secondo la Ragioneria di Stato, abbassare l’Iva sugli assorbenti sarebbe costato 212 milioni, e anche di più. Lo ha riferito il presidente della Commissione Bilanco della Camera e relatrice del provvedimento, Carla Ruocco, che aveva infatti dato parere negativo.

Con l’Iva al 10% (dal 22%), il costo per le casse dello Stato sarebbe di 212 milioni, e quindi, portarla addirittura al 5% sarebbe costato più di 300 milioni di mancate entrate.

Sono subito arrivate le proteste delle opposizioni e i commenti sui social.

Anche la vice Ministro Castelli aveva bocciato un provvedimento analogo lo scorso autunno. All’epoca era stato avanzato un problema di normativa europea, cosa in contraddizione con quello che succede nel resto del continente.

Superato questo motivo, ora c’è quello della spesa. Ma le donne però, continuano a pagare una tassa che i maschi non devono pagare.