Imprese, Borsa italiana si propone come socio del fondo per le Pmi

di Gianfilippo Verbani 1


 Se fino a qualche tempo fa, per trovare capitali necessari a rilanciare le piccole e medie imprese italiane si doveva scavare in fondo ad un pozzo, ora il fondo – almeno quello – pare esserci. Per rilanciarle è nato, appunto, un nuovo strumento finanziario. Lanciato direttamente dal Tesoro e partecipato dalla cassa depositi e prestiti (Cdp) e da tre tra le principali banche italiane (Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e Banca Intesa). E sarà disponibile tra 3-4 settimane. Questa nuova iniziativa, che si inserisce nel cambio di strategia della Cdp stessa, i cui azionisti sono, oltre al ministero dell’economia, sessantasei fondazioni, rispecchia anche le nuove idee dell’amministratore delegato Massimo Varazzani, già docente di Economia Aziendale 2, presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Cassino. Nello specifico, la società potrà partecipare a fondi comuni di investimento il cui oggetto sociale sia per fini istituzionale. Nuovi fondi, quindi. Ma non solo. È previsto anche l’ingresso di minoranza del capitale, il co-investimento in altri fondi e finanziamenti subordinati e convertibili. Questo fondo, il cui scopo ha lo sviluppo del territorio attraverso infrastrutture pubbliche, cercherà di coinvolgere più enti possibili. Anche perché la rotta della Cdp sembra cambiata: ora, si punta sempre più alla ricapitalizzazione delle piccole e medie aziende con fatturato tra i dieci e cento milioni di euro. Che hanno l’interesse ad accrescere le proprie quote di mercato, soprattutto all’estero. Come detto, a sottoscrivere il primo miliardo del fondo saranno Cdp, Unicredit, Mps e Banca Intesa. Per un massimo di 14 anni. L’obiettivo? Arrivare a un capitale di tre miliardi. Ambizioso, forse. La costituzione della società di gestione del fondo (Sgr), è prevista per metà di febbraio e l’inizio degli investimento per fine giugno. In vista, ci sono altre novità: secondo i rumor si profila come prossimo socio l’ingresso di Borsa italiana. E allora, sì, il fondo del pozzo potrà iniziare ad essere più visibile.


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