Finanziamenti giovani agricoltori con la G-Card

di Gianfilippo Verbani 1


 L’accesso al credito in Italia per i giovani agricoltori, già a partire dal prossimo anno, potrebbe essere più semplice, più rapido e più agevole. Questo, in accordo con quanto ha reso noto giovedì scorso la Confagricoltura, potrà avvenire grazie ad una “G-card” che potrebbe essere resa operativa già a partire dal prossimo anno, e che potrà permettere, attraverso una garanzia diretta da parte dell’Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, di erogare credito preventivo alle imprese agricole che sono condotte dai giovani agricoltori. Questo, tra l’altro, potrà garantire nel comparto il necessario ricambio generazionale che spesso non è possibile anche a causa delle difficoltà legate all’acquisto dei terreni. C’è bisogno, quindi, di una maggiore facilità nell’accesso al credito da parte dei giovani agricoltori, ma anche di una maggiore semplificazione accompagnata da procedure d’accesso che possano essere più rapide.

In merito alla crisi del mondo agricolo venerdì scorso s’è espressa nuovamente anche la Cia, la Confederazione Italiana Agricoltori che, in particolare, per voce del suo Presidente, Giuseppe Politi, a Lecce, durante la conclusione dei lavori della IV Conferenza economica, ha posto l’accento sul fatto che nel nostro Paese è necessario un nuovo progetto nazionale per quel che riguarda la politica agraria, e che il settore agricolo ha bisogno di risposte certe ed immediate.

Oltre alla Cia ed alla Confagricoltura, anche l’Organizzazione degli agricoltori della Coldiretti nei giorni scorsi ha messo in risalto i problemi del mondo agricolo che non sono solamente di tipo produttivo, ma anche burocratico proprio a causa di bassi livelli di semplificazione. Secondo la Coldiretti è infatti proprio la burocrazia che incide negativamente sullo sviluppo imprenditoriale, ragion per cui al riguardo è stata accolta con un plauso la recente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di un importante regolamento atto a disciplinare l’attività delle cosiddette Agenzie per le imprese.


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