Fanalino di coda in Italia per la stipula delle assicurazioni

di Daniele Pace Commenta


 Il popolo italiano preferisce risparmiare denaro in vista di possibili imprevisti, piuttosto che coprirsi da eventuali rischi.

I numeri delle assicurazioni in Italia

Anche se lo scorso anno la raccolta dei premi da parte delle imprese assicurative italiane ha mostrato esito positivo ed in crescita, secondo i dati evidenziati l’Ania, i premi danni pagati in Italia, compresa l’RC Auto obbligatoria , ammontavano all’1,9% del Pil, stabile rispetto al 2017, ma sempre con un valore inferiore rispetto agli altri paesi d’Europa.

I premi per quanto riguarda le polizze vita ammontavano invece al 5,8% in leggera crescita rispetto ai dati riscontrati due anni fa. Gli italiani sono un popolo che assicura poco, infatti i dati Ania hanno riscontrato che solo il 6% della popolazione è assicurata sulla premorienza, mentre sugli infortuni i dati salgono al 24% ma con coperture molto limitate.

Le polizze malattia invece sfiorano appena il 4%, mentre sul rischio di non autosufficienza siamo ad una percentuale misera, che si aggira allo 0,5%. questo è quanto ha dichiarato Alessandro Marchesi, responsabile dello sviluppo commerciale di Area Credit & Protezione di Banca Mediolanum.

Se prendiamo in considerazione che il cespite per eccellenza nella ricchezza delle famiglie italiane la prima casa, la situazione non cambia moltissimo, nonostante una gran parte del territorio nazionale è a rischio sismico o idrogeologico.