Costi di disdetta. Vince l’Agcom, gli operatori si adeguano

di Daniele Pace Commenta


 Dopo una lunga battaglia, l’Agcom riesce a vincere sul fronte dei costi di disdetta per i contratti telefonici. Gli operatori hanno deciso di adeguarsi, nonostante il ricorso della Tim che prometteva battagli al Tar.

La vicenda è nota da tempo. Gli operatori “punivano” gli utenti che decidevano di cambiare con dei costi spesso esagerati. Chi voleva lasciare prima della scadenza del contratto, seppur a pochissimo dal termie ultimo, si ritrovava a coprire costi esorbitanti.

La vittoria dell’Agcom

Alla fine gli operatori telefonici hanno rinunciato a dare battaglia, anche perché il Consiglio di Stato ha dato ragione al garante.
Su alcuni siti ufficiali degli operatori sono state pubblicate le nuove regole. Le varie compagnie si sono impegnate a rispettarle, anche se i tempi potrebbero allungarsi per via di alcuni dettagli tecnici che sono sul tavolo dell’Agcom.

Chi ha fatto disdetta da gennaio in poi godrà dei tagli dei costi, e chiunque vorrà cambiare potrà informarsi con la propria compagnia. Attualmente gli operatori hanno pubblicato solo una parte delle informazioni, quella che riguarda il costo base della disdetta per il telefono fisso. In caso di recesso anticipato sulle promozioni, le compagnie non potranno chiedere la restituzione degli sconti e far pagare le rate rimanenti.