Conto in rosso e commissioni

di Daniele Pace Commenta

Come tanti sanno, andare “sotto” con il conto in banca può essere molto dispendioso, e bisogna fare attenzione. È quindi importante sapere le commissioni


Come tanti sanno, andare “sotto” con il conto in banca può essere molto dispendioso, e bisogna fare attenzione. È quindi importante sapere le commissioni che si devono pagare per il proprio conto corrente, sempre che la vostra banca vi conceda di andare in “rosso”. Controllate sempre il vostro contratto, perché qualora andiate a “-0”, e la vostra banca non lo preveda, potreste avere la segnalazione alla centrale rischi. Ogni riferimento in questo caso, è alla legge n.201 del 6 dicembre 2011, in particolare all’articolo 6-bis. Le nuove disposizioni hanno cancellato l’applicazione delle commissioni e degli interessi relativi alla somma di sconfinamento. Si trattava di una Commissione di Istruttoria Veloce, detta CIV, per il pagamento delle operazioni bancarie interne. La legge ora non prevede il CIV nel caso lo sconfinamento sia inferiore ai 500 euro per massimo una settimana, ponendo il cliente al riparo da spese in caso di lievi mancanze. Anche in caso di pagamenti verso la banca, la legge non prevede il CIV. Il cliente può richiedere, in sostituzione, un fido di cassa, ovvero uno scoperto autorizzato, che non è altro che un finanziamento della banca verso il cliente. Il cliente così, in particolare per chi è titolare di un’azienda, può concentrare scadenze e incassi, in modo da utilizzare periodicamente lo scoperto per la propria attività, pagando degli interessi. Certamente questa pratica non deve essere usuale, visti proprio gli interessi, che eroderebbero i profitti.