Quando si decide di sottoscrivere un mutuo per l’acquisto di una nuova abitazione o per la ristrutturazione di quella che già si possiede, è bene sapere che una delle prime valutazioni da fare è quella relativa alla durata da assegnare al finanziamento stesso.
In due post pubblicati in precedenza abbiamo già visto quali dovrebbero essere i primi aspetti da prendere in considerazione quando si decide di accendere un mutuo per l’acquisto di una nuova abitazione o per la ristrutturazione di quella che già si possiede: l’importo della rata del mutuo che ci si può permettere e l’importo massimo che le banche sono solite concedere.
> Come decidere l’importo ideale della rata del mutuo
> L’importo massimo concesso dalle banche per un mutuo
Come scegliere la durata più conveniente per un mutuo
La durata del mutuo, infatti, viene concordata tra cliente e intermediario finanziario prima della stipula del contratto e ha una grande influenza anche sull’importo della rata.
È bene sapere, inoltre, che a parità di importo del finanziamento e a parità di tasso di interesse, tanto più breve è la durata del mutuo, tanto più alto diventa l’importo della rate da pagare per rimborsare il finanziamento erogato ma minore l’importo dovuto per gli interessi, e, al contrario, tanto più lunga è la durata del mutuo, tanto più basse sono le rate ma molto più alto l’importo dovuto per il pagamento degli interessi.
I mutui più lunghi, in definitiva, sono più costosi di quelli brevi, cioè il compenso richiesto dalle banche attraverso gli interessi cresce al crescere della durata del mutuo.