Carte di Credito e Bancomat: Estate, utilizzi boom. Tutti i consigli per evitare le truffe

di Gianfilippo Verbani 1


 L’Estate sta finendo, ahinoi, ma per chi può permettersi (dal momento che ancora studia, oppure lavora per aziende che non sono “costrette” a chiudere ad agosto) di scongiurare le chilometriche code autostradali e i “bagni di folla” delle più rinomate riviere c’è ancora qualche chance di godersi il mare (o i monti, ancora splendidi a settembre) ed il sole. Prima di partire, prendetevi però il tempo per leggere questo articolo relativo ai “trucchi” per ridurre al minimo sindacale la possibilità di rimanere vittime di truffe digitali, quelle che avvengono silenziosamente mediante prelievi dalla vostra carta Bancomat o di credito quasi senza che possiate accorgervene…

Già, perché a quanto pare noi italiani abbiamo scoperto la comodità del denaro magnetico in particolare durante le vacanze: oltre un terzo dei prelievi e dei pagamenti con il Bancomat – fa sapere l’Abi – avviene tra giugno e settembre, con previsioni che per l’Estate 2010 si attestano vicine ai 260 milioni di prelievi (36% del totale), per un ammontare di 42 miliardi di euro, ed ai 300 milioni di pagamenti (33%), per 19,5 miliardi. A “tirare” sono soprattutto le soluzioni per i più giovani (carte ricaricabili), ma anche la clientela familiare preferisce evitare di portarsi appresso tutta la propria disponibilità affidandosi a questo genere di strumenti.

Detto dei dati, scopriamo ora quali sono le principali truffe possibili: anzitutto, se acquistate su internet, accertatevi di farlo in un sito che offra una connessione protetta (riconoscibile dall’indirizzo, che comincia con “https://”); occorre inoltre non perdere mai di vista la carta al momento dei pagamenti e firmare la ricevuta solo dopo aver controllato l’importo. La carta di credito va sempre firmata sul retro in modo da rendere più difficile la falsificazione della firma in caso di furto o smarrimento, così come è bene memorizzare sul telefonino il numero da chiamare per bloccarla in caso di smarrimento; errore grave è invece conservare il codice PIN vicino alla carta: meglio un sano esercizio mnemonico…


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