Carte di Credito: Banche e Mastercard, 6 milioni di multa per aver truccato la concorrenza

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Sei milioni di euro di multa e una diffida: trovate un nuovo modo di lavorare, perché questo è lesivo della concorrenza e – anche – dei commercianti di cui vi “servite” per guadagnare. L’Antitrust ha chiuso nei giorni scorsi un’istruttoria, avviata da tempo, con la quale si intendeva indagare rispetto ad eventuali pratiche “di cartello”, dunque restrittive di quella sana concorrenza che dovrebbe regolare le dinamiche del mercato. A quanto pare, o quantomeno a quanto ha giudicato l’organismo di controllo della concorrenza sui mercati, Mastercard e otto istituti di credito avrebbero “mantenuto alta la commissione interbancaria sui pagamenti con la carta di credito riversandola sul costo applicato agli esercenti convenzionati con effetti sui prezzi praticati ai consumatori”.

Come, chiederete voi? Semplicemente, come accade molto spesso nei mercati poco trasparenti e poco “aperti”, facendo cartello, ossia imponendo dei costi di commissione concordati tra gli agenti (cosa che invece non dovrebbe accadere: in un mercato perfetto è la legge della domanda e dell’offerta a fare testo, dunque qualcuno dovrebbe rivedere al ribasso i costi al fine di guadagnarsi clienti) a tutto svantaggio di chi acquista – ossia, come sempre, i consumatori – e di chi vende e si fa pagare anche mediante carte magnetiche (ossia i negozianti).

Le novità peggiori sono per MasterCard, chiamata ora a fissare una commissione che abbia una giustificazione economica ben definita (e non, come è stato fino ad ora, attribuita arbitrariamente sulla base di accordi con altri soggetti del settore) mentre le banche dovranno rivedere le clausole dei rapporti di convenzionamento con i negozi. E che banche, quelle coinvolte dalla misura. Ci sono praticamente tutti i principali gruppi del risparmio gestito e della finanza operativi in Italia, quasi a confermare che esisteva un accordo tra le parti per non farsi reciprocamente del male. Sono: Banca Monte dei Paschi di Siena, Bnl, Banca Sella, Barclays Bank, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo, ICBPI e Unicredit.