Cambiare Conto Corrente: trasferire servizi di pagamento

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Abbandoniamo la poesia di tante belle parole e trasferiamoci nella -forse meno musicale, ma più concreta- prosa del come si fa a trasferire sul nuovo conto appena aperto (ricordiamo: prima si apre il conto, poi si fa l’operazione che andiamo a spiegarvi) i vostri servizi di pagamento, ossia quegli accrediti e addebiti periodici che avete scelto di pagare -nel secondo caso- con un comodo RID, o ricevere -nel primo- con un ancor più comodo (perché guadagnare è sempre più piacevole che spendere) bonifico. PattiChiari ha cercato di costruire un impianto che permettesse ai risparmiatori di fare tutto questo nel modo più comodo, efficiente e sicuro.

A cominciare dal RID, un servizio di pagamento basato sul preventivo consenso del debitore ad essere addebitato sul proprio conto su iniziativa dell’impresa creditrice. Il RID viene generalmente utilizzato per eseguire pagamenti ricorrenti (quelli delle utenze, come acqua luce gas e pay-tv), e può essere trasferito con grande comodità e semplicità grazie al servizio “Trasferibilità delle domiciliazioni RID” disponibile presso tutte le banche; per usufruirne, basta recarsi presso la nuova banca e farne richiesta. L’operazione viene proposta al risparmiatore previa compilazione di un modulo dove è necessario indicare i dati relativi il vecchio conto corrente, quelli che identificano il nuovo e quelli del titolare del conto di addebito.

Sempre nello stesso modulo c’è una parte nella quale bisogna indicare due date: quella “di efficacia”, a partire dalla quale si desidera che le domiciliazioni RID siano addebitate sul nuovo conto; quella “di revoca”, cioè quella fino alla quale si autorizza la vecchia banca ad addebitare eventuali domiciliazioni che dovessere ancora arrivare da aziende creditrici. PattiChiari consiglia di porre la data di revoca qualche giorno dopo quella di efficacia, onde evitare che il percorso venga bloccato e qualche utenza “salti”. In ogni caso, i RID devono essere addebitati entro 10 giorni lavorativi dalla data di efficacia. Per ulteriore sicurezza, controllate se i dati negli addebiti sono stati modificati.