Bce: i verbali parlano chiaro, ottobre sarà un mese di fuoco

di Daniele Pace Commenta


Grazie alla pubblicazione dei diversi verbali della Bce si può intuire molto facilmente come la mossa dell’istituto fondamentale in chiave Unione Europea sia quella di continuare ad aumentare i tassi di interesse, che hanno fatto un altro balzo in avanti dello 0.75%, anche se tale decisione, rispetto a quello che si potrebbe sembrare, non è stata approvata all’unanimità.

Le decisioni dei membri del Consiglio Direttivo della Bce

In ogni caso, un numero decisamente congruo dei membri del Consiglio direttivo aveva votato per l’incremento dei tassi di interesse, sostenendo che si trattasse di una misura inevitabile e adeguata in risposta alle prospettive legate all’aumento di inflazione. Al contempo, era presente anche una componente che chiedeva a gran voce di un nuovo aumento dello 0.5%, sostenendo che un rialzo eccessivo del costo del denaro potrebbe scatenare a tutti gli effetti una recessione.

Dando uno sguardo, invece, a tutto ciò che riguarda le prossime mosse della Bce, è stato più di una volta messo in evidenza come l’incremento pari allo 0.75% non vuol dire che, in via automatica, pure i prossimi aumenti saranno caratterizzati dai medesimi valori. D’altro canto, nella Bce c’è una linea di intenti ben chiara e comune, decisa ad ancorare ogni volta gli aumenti che verranno previsti saranno legati ai dati ottenuti in tempo reale. Insomma, in realtà non si seguirà alcun tipo di percorso, ma sarà un vero e proprio adattamento alle contingenze reali storiche.

Certo, non bisogna commettere l’errore di pensare che questo sarà l’ultimo aumento che verrà deciso da parte della Bce. Infatti, ci saranno ulteriori rialzi durante le prossime riunioni, su questo non v’è dubbio. La Banca centrale europea proseguirà nella politica di incrementare i tassi di interesse, indipendentemente dall’andamento che caratterizzerà l’economia.

Sono varie le ragioni di un simile trend. Prima di tutto, c’è da dire come i timori che si riferiscono alla crescita economica non dovrebbero rappresentare, però, un impedimento per bloccare l’innalzamento dei tassi di interesse. Inoltre, il fatto di prendere decisioni così dure e drastiche, in questo momento, potrebbe anche scongiurare l’esigenza di dover aumentare in maniera più netta i tassi di interesse tra qualche tempo, nel momento in cui l’economia comincerà a rallentare.

Di carne al fuoco, in questo momento ce n’è davvero tanta, ma non bisogna lasciarsi prendere da troppe preoccupazioni e cercare, al contrario, di valutare la situazione legata all’incremento dei tassi di interesse di settimana in settimana, evitando di guardare troppo in là.