Bank Run, Cantona capopopolo: “Togliamo i soldi dal Conto Corrente”

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Tanto clamore, poca reale efficacia: la vita dell’ex-calciatore francese Eric Cantona, bandiera del Manchester United (tanto che i suoi tifosi, scordandosi di un certo George Best, lo hanno proclamato “giocatore del secolo”) alla fine degli anni ’90, è sempre stata segnata da questo dualismo che comunque è valso popolarità e stima al nostro, mito contemporaneo tanto da essere divenuto l’icona protagonista di un esilarante pellicola firmata da Ken Loach. Anche questa volta, l’iniziativa lanciata da Cantona è di quelle che si segnalano più per la simpatia che non per la reale efficacia, anche se – c’è da dire – il fatto che a lanciare la proposta sia stato un personaggio con un certo seguito di affezionati fans lascia presumere che il problema che si verrà a creare possa essere di una certa portata.

Avete presente, crediamo vi sia capitato, quando qualche amico vi recapita nella casella di posta elettronica una e-mail dove vi propone di abbandonare in massa una compagnia di rifornimento carburante per abbattere il presso della benzina anche alle pompe di altri gestori? Nessuno mai ci ha provato perché mai ci ha creduto: il sistema capitalista ha anticorpi più forti di queste piccole schermaglie… Ci prova ora, seppure in altro ambito, Eric Cantona. Prendendo spunto dalla riforma delle pensioni che la Francia tanto male sta digerendo, il capopopolo ha affermato: “Inutile che 3 milioni di persone protestino: dato che il sistema è sostenuto dalle banche, la nostra battaglia deve concentrarsi lì. Se quegli stessi 3 milioni di risparmiatori ritirassero i soldi dal conto corrente, le cose cambierebbero”.

Si chiama “bank run”, un’azione collettiva che finora si è verificata più volte nella storia in modo disorganizzato e sull’onda del panico, nei momenti di grave crisi economica. Ma siccome il tallone d’Achille della proposta è sempre stato lo scarso coordinamento messo in campo, Cantona ha pensato bene di ovviare alla mancanza utilizzando i canali di comunicazione di massa a disposizione di tutti: internet, con il sito bankrun2010.com, e Facebook. “Il prossimo 7 dicembre andate in banca a reclamare i vostri risparmi – chiede l’artista – tutti insieme, contemporaneamente. Le banche non hanno in cassa tutto quel denaro, daremmo loro una dimostrazione di forza che basterebbe per rimettere le cose a posto”. In Francia, l’iniziativa ha raccolto 14mila “mi piace”; in Italia non sono più di 200. In attesa di scoprire cosa accadrà il prossimo 7 dicembre…