Bancomat? Carta di Credito? Gli italiani preferiscono il Contante

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Ogni giorno, in Italia, circolano 3 miliardi di euro: una notizia da far felici truffatori e mariuoli, che ora sanno quanta disponibilità di denaro pronto ad attenderli vi sia, ma anche da far disperare i vari istituti di credito, sempre più impegnati nella battaglia per il passaggio al denaro elettronico pur essendo ben consapevoli che per stroncare una tradizione di antichissima memoria non può bastare un decreto, o qualche mese. Il problema è sempre il solito: più contante circolante uguale maggiori spese per il suo trasporto e quindi anche minor valore dello stesso a vantaggio del risparmiatore, il quale però non desiste dal proprio comportamento. La novità, semmai, è rappresentata dalla quantificazione fatta da Wincor Nixdorf in collaborazione con Doxa, secondo la quale 3 italiani su 5 non escono mai di casa senza biglietti di banca e – anzi – ciascuno si porta appresso ogni giorno una media di 65 euro, per un totale di 3 miliardi (che poi sono la cifra segnalata in apertura).

C’è anche, ed emerge sempre dallo stesso studio, un altro genere di comportamento da indagare: per spese di un certo rilievo, diciamo superiori alla soglia – definita psicologica – di 143 euro, i rapporti si invertono, tanto che gli italiani cominciano a preferire il denaro di bancomat e carte di credito a loro disposizione. La “piaga” del ricorso al contante è in crescita, se è vero che aumentano i prelievi allo sportello (due alla settimana, che diventano tre per i più giovani), ma resta una certa diffidenza visto che il 32% preferisce ancora ricevere il proprio denaro direttamente dalle mani del bancario allo sportello.

Secondo la ricerca, che cita dati BCE, anche in Europa si ricorre al contante per 9 pagamenti su 10, anche se l’Italia ha il primato indiscusso delle banconote circolanti (sarebbero 1 su 5 di quelle presenti nel nostro continente). In controtendenza le giovani generazioni e le classi sociali più abbienti: in queste due categorie, il passaggio all’elettronico sta avvenendo con rapidità impressionante e percentuali sempre più significative.